Provincia
Unione affettiva con partner straniera: Tribunale Castrovillari ordina iscrizione anagrafica, anche senza permesso di soggiorno
 
																								
												
												
											CASTROVILLARI – Con una significativa ordinanza depositata il 1° luglio 2025 (n. 8057/2025), il Tribunale di Castrovillari ha accolto un ricorso d’urgenza che potrebbe segnare un punto di svolta nell’ambito del diritto alla convivenza e alla libertà familiare in Italia. La pronuncia ha ordinato al Comune di procedere alla registrazione del contratto di convivenza e all’iscrizione anagrafica di una donna straniera, unita affettivamente a un cittadino italiano, senza subordinare l’adempimento al possesso di un permesso di soggiorno.
Il caso si inserisce in un contesto giuridico e sociale particolarmente delicato. Troppo spesso, le unioni affettive tra cittadini italiani ed extra-comunitari si scontrano con ostacoli burocratici e interpretazioni restrittive delle norme, che rischiano di negare diritti fondamentali. In questo caso, il Comune aveva rifiutato l’iscrizione anagrafica della donna, legandola alla necessità del titolo di soggiorno. Il Tribunale però, ha rigettato questa impostazione, stabilendo che la convivenza di fatto è un fatto giuridico accertabile indipendentemente dalla presenza di un titolo di soggiorno, quando supportata da elementi oggettivi.
Riferimenti normativi e principi costituzionali
La decisione del Tribunale si fonda su una salda base normativa: Direttiva 2004/38/CE sull’ingresso e soggiorno dei cittadini dell’Unione e dei loro familiari, Articoli 2 e 3 della Costituzione italiana, che tutelano i diritti inviolabili dell’uomo e la pari dignità sociale, Articolo 8 della CEDU, che garantisce il diritto al rispetto della vita privata e familiare.
Il provvedimento richiama con forza l’idea che i legami affettivi meritano tutela, a prescindere dalla cittadinanza, e che l’amministrazione non può frapporre ostacoli arbitrari o discriminatori alla registrazione di tali unioni.
A commentare la decisione è l’avv. Leonardo Graziadio, difensore della ricorrente: «Il Tribunale di Castrovillari si conferma, oggi più che mai, un presidio fondamentale di giustizia, con Magistrati attenti all’evoluzione del diritto e alla tutela concreta dei diritti delle persone. In un contesto segnato dalla paura dello straniero – su cui purtroppo si fonda parte della recente legislazione – e dall’inerzia dei partiti di opposizione nel proporre visioni alternative, è proprio la giustizia del capoluogo del Pollino a ristabilire le corrette gerarchie: prima di tutto il diritto, quello europeo e quello sancito dalla nostra Costituzione. Grazie a questo provvedimento, un semplice ma profondo legame affettivo tra due persone viene finalmente riconosciuto e tutelato, senza distinzione di cittadinanza».
 
Una pronuncia che riporta al centro il valore umano e giuridico della convivenza, superando rigidità amministrative e promuovendo una visione inclusiva e costituzionalmente orientata del diritto di famiglia.
 
 
                         
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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