Calabria
Tragedia sul volo verso Lamezia, muore a 30 anni per un malore: arrivato in ospedale con grande ritardo
 
																								
												
												
											LAMEZIA TERME – Tragedia sul volo Torino-Lamezia dove un passeggero di 30 anni ha avuto un malore in seguito al quale ha perso la vita. Da quello che si apprende l’aereo è stato costretto a tornare allo scalo di partenza ma per il malcapitato non c’è stato nulla da fare. A quanto si apprende l’uomo sarebbe deceduto per un arresto cardiaco.
Il malore fatale a metà del tragitto verso Lamezia Terme
Secondo una prima ricostruzione il giovane si era imbarcato con direzione Lamezia Terme questa mattina alle 10:55. Si è sentito male a metà del tragitto per Lamezia Terme. Il capitano del volo Ryanair FR8780R ha fatto immediato rientro all’aeroporto di Torino dove l’aereo era atteso in pista dall’ambulanza aeroportuale e dal personale medico aeroportuale. La dinamica è ancora in fase di accertamento da parte della Polaria e dello Spresal della Asl. Quando il velivolo è atterrato, dopo le 11.30, i medici, in precedenza allertati, sono saliti immediatamente a bordo, l’hanno soccorso, ma sono stati costretti a constatarne il decesso. L’uomo stava viaggiando in compagnia della moglie, che ha avuto un malore in seguito al decesso del consorte ed è stata trasportata in ospedale. Il velivolo è rimasto fermo sulla pista per consentire gli accertamenti.
“Nessuna richiesta di atterraggio in altri scali”
Da parte di ENAV, nel tardo pomeriggio, è stato confermato che “nessuna richiesta di atterraggio ad altri aeroporti sia mai giunta né tantomeno sia stata negata”. Questo dopo che in un primo momento si era diffusa la notizia dell’autorizzazione negata al comandante ad atterrare in altri scali a causa del malore e il conseguente ritorno all’aeroporto di Caselle.
Sagat: “Per le emergenze ambulanza non necessita della scorta”
Per quanto riguarda invece il ritardo dell’ambulanza, che sarebbe rimasta bloccata una decina di minuti perché in pista serviva la scorta, è direttamente la società che si occupa della gestione e dello sviluppo dell’Aeroporto di Torino a rispondere: «Il personale del primo soccorso dell’aeroporto era già in pista prima dell’arrivo dell’aereo, successivamente è arrivata un’ambulanza dal varco tre e non ci sono stati ritardi nell’effettuazione dei soccorsi, per quanto di competenza dell’aeroporto. L’ambulanza per le emergenze non ha bisogno di scorta».
 
                        
 
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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