RENDE (CS) – La sanità in Calabria procede fra alti e bassi. Spesso i secondi superano i primi ed è quanto avvenuto qualche giorno fa, quando i dati di Agenas hanno ancora una volta certificato il ritardo della Calabria, risultata fra le ultime in Italia nell’assistenza oncologica.
A volte, però, arrivano buone news anche per la nostra regione; notizie diametralmente opposte sono quelle relative all’informatizzazione dei dati della rete di terapia del dolore. In questo caso la Calabria è capofila.
Non è solo un riconoscimento fine a se stesso; come è stato sottolineato nel corso di un incontro che si è svolto all’Università della Calabria, si riesce così a centrare un obiettivo importante che garantisce equità in termini di accesso ai servizi e ai trattamenti.
Cambia, quindi, la logica. E la vera innovazione è relativa alla presa in carico dei pazienti, un qualcosa che non spetta a singoli specialisti, ma ad una vera e propria equipe.
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