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“Sunburn challenge”, sotto il sole fino a scottarsi. L’ultimo (pericoloso) trend virale dei giovanissimi

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“Sunburn challenge”, sotto il sole fino a scottarsi. L’ultimo (pericoloso) trend virale dei giovanissimi

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Sunburn challenge

COSENZA – Il “Sunburn Challenge” è l’ultimo (pericoloso) trend virale dei giovani sui social: scottarsi volutamente sotto il sole per poi mostrare i segni netti e gli effetti delle bruciature attraverso dei video. Si parla di veri e propri “tattoo solari”: con aree della pelle non protetta lasciate al sole mentre il resto del corpo rimane protetto. Poi, pubblicati con orgoglio sui social. Ma l’esposizione deliberata al sole, specie senza protezione, può essere assai pericoloso.

Può causare danni immediati (ustioni, bolle, disidratazione) e soprattutto danni irreversibili a lungo termine (invecchiamento precoce, tumori cutanei come il melanoma). Gli esperti avvertono che anche solo 15 minuti di esposizione solare possono danneggiare la pelle. Le scottature possono triplicare il rischio di sviluppare il cancro della pelle, secondo dati della Teenage Cancer Trust nel Regno Unito.

“Sunburn challenge”: l’allarme del Codacons

In Italia il primo a lanciare l’allarme è stato il Condacons che ha presentato un’istanza (accolta) al Ministero della Salute scendendo in campo contro le sfide social estive che mettono a rischio la salute dei più giovani. “un nuovo fenomeno social di crescente diffusione che sembrerebbe interessare in modo particolare i giovani, notoriamente vulnerabili alla pressione dei social media e al desiderio di mostrarsi e ottenere approvazione tramite like e condivisioni. Una sfida dell’abbronzatura selvaggia, che consisterebbe nell’esibire scottature solari evidenti e contrastanti con la pelle chiara, come prova di una forma estrema di abbronzatura, particolarmente popolare su piattaforme come TikTok e Instagram. Questo trend sembrerebbe aver raggiunto numeri impressionanti di visualizzazioni (oltre 200 milioni di views su TikTok con l’hashtag #sunburnttanlines) ed i giovani protagonisti mostrano con orgoglio i segni di scottature solari evidenti, mettendo a rischio la loro salute in cambio di visibilità e consenso virtuale. Tali fenomeni non possono essere sottovalutati né lasciati al solo arbitrio delle piattaforme social, perché rappresentano vere e proprie emergenze di salute pubblica, aggravate dalla fragilità intrinseca dei giovani utenti che spesso cedono alla pressione del consenso virtuale. Del tutto urgente risulta essere un impegno coordinato per fermare la moltiplicazione di contenuti pericolosi e per educare i giovani a un uso consapevole e responsabile delle piattaforme social”.

Il Ministero della salute, con una nota ufficiale a firma del direttore generale del Dipartimento della Salute umana, dott. Alessio Nardini, ha accolto in pieno la denuncia del Codacons, annunciando misure di contrasto alla sfida social. “I comportamenti da voi indicati rappresentano sicuramente un rischio per la salute di chi li adotta. È noto che l’esposizione incontrollata ai raggi solari, senza le adeguate precauzioni, è un fattore di rischio scientificamente accertato per diverse patologie dermatologiche, tra cui il melanoma. Senza contare che, in questo momento storico, in cui i social media hanno un impatto significativo, specialmente sulle fasce più giovani della popolazione, è importante cercare di adottare interventi che possano contrastare la diffusione di messaggi che banalizzano o, addirittura, incentivano comportamenti dannosi per la salute. Per questi motivi, provvederemo a valutare le possibili iniziative da intraprendere, anche attraverso la definizione di messaggi di sensibilizzazione per contrastare il fenomeno, eventualmente coinvolgendo esperti del settore..

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