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Statale 106 “sacrificata” per il Ponte? Salvini replica: «Nessuna opera definanziata»

Calabria

Statale 106 “sacrificata” per il Ponte? Salvini replica: «Nessuna opera definanziata»

«L’italiano non è un’opinione: la manovra parla di definanziamento per la 106», attacca la deputata Baldino del M5S. Il ministro replica: «Noi intendiamo andare aventi con il Ponte»

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ROMA – “A giudicare dalle dichiarazioni del centrodestra sulla Statale 106, qualcuno dovrebbe ricordare che l’italiano non è un’opinione: la manovra parla di definanziamento. Mettendo a fuoco il punto: nel 2027 nel bilancio dello Stato per la statale 106 erano previsti circa 150 milioni di euro. Quello che il centrodestra chiama ‘rimodulazione’ le tabelle ad integrazione della nuova legge di bilancio chiamano in realtà ‘definanziamento’ per circa 50 milioni di euro”. Lo afferma in una nota la deputata M5S Vittoria Baldino.

M5S: “La doppia sottrazione: spending review e tagli”

“Se ciò non bastasse – prosegue Baldino – nero su bianco sempre le tabelle integranti la manovra contengono addirittura la cancellazione di 50 milioni di euro per effetto di spending review. Da 150 milioni previsti nel 2027 la legge di bilancio scende così a 50 milioni di euro per il 2027 non per rimodulazioni ma per cancellazioni. Questo è quanto esprime la nuova manovra. Nella loro replica emotiva al centrodestra sono addirittura sfuggiti 50 milioni di euro cancellati per spending review e tanto la dice lunga sulla loro particolare attenzione più alla difesa del partito di riferimento, vedi anche l’autonomia differenziata, che a quello che accade nelle pieghe dei provvedimenti con ricadute sui territori”.

“Risorse arriveranno da altre fonti? Felicissima ma resta una domanda a cui gli onniscenti rappresentanti del centrodestra non danno risposta: perché vengono rimodulati a loro dire 50 milioni di euro nel 2027 per la statale 106 per ragioni di efficace gestione contabile e neanche un centesimo viene toccato dei 13,5 miliardi di euro impegnati per il Ponte sullo Stretto fino al 2032, opera che addirittura è ai suoi primissimi passi dell’iter burocratico? Perché regole elementari che valgono per la statale 106 non valgono anche per il ponte?”.

“Qui – afferma Baldino – il tema non è lo scontro tra politici di diversi schieramenti, ma lo sviluppo di un territorio troppo a lungo sacrificato in nome di altro, e la realizzazione di un’opera già destinataria negli anni passati di una grande sottrazione di risorse, ben 7,5 miliardi poi destinati agli allevatori del nord per le quote latte da parte di Forza Italia e di Lega Nord. La storia non si cancella, ma insegna e segna. Quindi se anche solo 1 euro viene rivisto c’è da tenere altissima l’attenzione. Non passi inosservato poi che stiamo ancora aspettando che vengano riprogrammati i 2,5 miliardi destinati alle opere del Sud, tra cui i 40 milioni per l’elettrificazione della linea ionica da Catanzaro Lido a Melito Porto Salvo, risorse vittime nell’agosto del 2023 della cosiddetta rimodulazione e al momento non più viste. Colgo in ogni caso l’occasione – conclude Baldino – per augurare buon lavoro al nuovo commissario straordinario per la SS106 ingegnere Mupo. Già perché ricordino quelli del centrodestra che se c’è stata una velocizzazione della progettazione e della fase burocratica per ottenere poi le risorse è perché l’opera è stata commissariata grazie allo sblocca cantieri voluto del M5S mentre il centrodestra si è astenuto sul provvedimento”.

La replica di Salvini: “Nessun definanziamento per il Ponte”

“Nessuna opera sarà definanziata per pagare il ponte da Bolzano a Palermo. Ognuno la pensa come vuole, noi intendiamo andare avanti con il ponte”. Lo ha detto il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, al question time alla Camera. “Che un Ponte non abbia interesse pubblico lo scopro oggi, un’opera pubblica che coinvolgerà 120 mila posti di lavoro e quindi dire di no a questi posti di lavoro mi sembra curioso da parte di alcune forze politiche o sindacali di sinistra”, ha sottolineato Salvini. “Falso che se si fa il ponte non si fanno tutte le altre opere in Calabria e Sicilia. Stiamo investendo 23 miliardi di euro in Sicilia e 22 miliardi in Calabria, oggi con questa mole di investimenti non fare il Ponte non avrebbe nessun senso”, ha spiegato il ministro.

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