ROMA – Sulla scia della “vecchia Signora”. La giornata del massimo campionato di serie A, andato in archivio, ha riconfermato che l’anti-Juve di questa stagione ha i colori sociali del Napoli. La formazione di Mazzarri, senza strafare, ha con un Cavani decisivo dagli undici metri, dato un grosso dispiacere al napoletano verace CiroFerrara, sbancando con uno striminzito 1-0 i blucerchiati tra le mura del “Marassi”.
Con la Juve e il Napoli a braccetto in testa alla classifica, si conferma al terzo posto in graduatoria la Lazio che, si riconcilia con la vittoria, liquidando il Siena con due sigilli di Ederson e Ledesma. L’Inter di Stramaccioni, ferita nell’orgoglio dopo le critiche, sfata il tabù San Siro, batte la Fiorentina e vede a quattro punti il distacco dalle prime delle classe. Il campo ha dato anche altri verdetti. Così come la cura Gasperini fa bene al Palermo che, con tre perle balistiche di Fabrizio Miccoli, “cancella” il Chievo Verona. Lo score finale dice 4-1. Domenica da dimenticare per Colantuono che, vede immobile la sua Atalanta essere “asfaltata” dal Tonino: per 5-1. Una debacle casalinga difficile da digerire. L’aria dell’Emilia fa bene a Gilardino che, si rilancia in classifica marcatori, siglando una doppietta contro il Catania. Il Cagliari del vulcanico presidente Cellino continua a perdere terreno. Dopo il 3-0 a tavolino a favore della Roma, ieri i sardi hanno perso altri tre punti in casa contro il Pescara. Lo stop fa scricchiolare la panchina di Ficcadenti, sempre più vicino all’esonero. Senza reti ed emozioni Udinese e Genova. Ora spazio alla Champions League. Domani sera la capolista bianconera cerca i primi tre punti contro gli ucraini dello Shaktar Donetz, mentre l’incerottato e convalescente Milan si reca in Russia per sfidare lo Zenit di San Pietroburgo di mister Spalletti.