COSENZA – Momento d’oro. La vincente e convincente vittoria di Agropoli è stata per il Cosenza una positiva boccata d’ossigeno, per il morale e per la classifica. Già la classifica. Erano quasi 3 anni e mezzo che tifosi, supporters, sportivi e addetti ai lavori non visualizzavano quel Cosenza in cima alla lista. Prima in classifica si’, ma non ditelo a Gianluca Gagliardi.
Il tecnico rossoblù, infatti, di punti, conti sulla carta e calcoli matematici, non ne vuole sapere. Al trainer silano piace solo il verdetto del campo, l’applicazione che i suoi ragazzi mettono negli allenamenti, la “testa” con cui gestiscono le partite e quel grande feeling tra “senatori” e “nuove leve” che giornalmente si cementifica sempre di più. Nemmeno il tempo di gioire che per il Cosenza sarà di nuovo calcio giocato, non di campionato, ma di Coppa Italia. Anche nella più classica e storica delle competizioni del mondo pallonaro, Gagliardi vuole ben figurare. L’avversario di turno si chiama Turris, agguerrita formazione di Torre del Greco, militante nel campionato di serie D. Per la sfida in terra campana, Gianluca Gagliardi e il suo vice mister Tonino Aceto, hanno ancora una volta lavorato, sia sotto l’aspetto tattico che sotto quello pisicologico. Gagliardi lo ripete come un ritornello, talmente tante volte che è già entrato nella testa dei suoi giocatori. «Ho il grande onore – ha dichiarato – di allenare un gruppo di campioni, sia sul piano sportivo che sul piano umano. Prima che essere giocatori sono uomini che si allenano non per obbligo, ma per piacere. Ai miei ragazzi ho detto di giocare con la mentalità di una provinciale. Dobbiamo giocare con la mente libera, senza fare voli pindarici e senza sentirci arrivati. I conti li faremo al giro di boa del girone d’andata». Passa e chiude, il tecnico rossoblù vuole pensare solo al calcio, quello tutto cuore, grinta, sudore, deteminazione e sacrificio. Per la trasferta campana, sono stati convocati 18 giocatori. In panchina siederà mister Aceto, non per indisponibilità di Gagliardi, ma solo perchè il perfezionista della pedata cittadina, vuole preparare nei minimi dettagli la sfida interna contro il Ribera, formazione che domenica scorsa ha detronizzato l’Acr Messina, battendolo con un secco 3-0 in casa.
L’AVVERSARIO DI COPPA: Mister Fabiano molto probabilmente opterà per un turn over ampio, dando spazio a chi ha giocato di meno o comunque a chi deve mettere minuti nelle gambe. La gara di domenica infatti contro l’Arzachena è di quelle che non si possono steccare, ergo domani la Turris giocherà con sei o sette nuovi elementi. Il modulo però al momento è difficile da decifrare, ma ipotizziamo un 4-3-3,
IN DIFESA largo a Sollo tra i pali, con Silvestre nel ruolo di terzino destro, inutilizzabile in campionato causa le due giornate di squalifica. A sinistra ci sarà Terracciano, a riposo forzato domenica scorsa. La coppia centrale è obbligata, con Allocca e Mannone sicuri del posto.
A CENTROCAMPO largo a Visciano con al suo fianco Gasparini e uno tra Amendola e De Rosa. Ciro Manzo è squalificato e non prenderà parte al match.
ATTACCO A TRE con Vitale che partirà dal primo minuto. Turno di riposo per Arcamone, mentre Longobardi dovrebbe partire dal primo minuto per rientrare più presto possibile in una forma fisica decente, ed i passi da gigante fatti in quel di Nola testimoniano i miglioramenti del bomber corallino. L’altro calciatore d’attacco dovrebbe essere Sibilli, con Moxedano che potrebbe accomodarsi in panchina.