Provincia
Sila unica e paesaggi meravigliosi. Ma la strada per arrivare al lago Cecita e al Cupone è vergognosa
 
																								
												
												
											COSENZA – “Spettabile redazione di QuiCosenza, insieme ad alcuni amici abbiamo raggiunto la Calabria e la Sila per passare un fine settimana all’insegna della natura. Sono stati 3 giorni a dir poco fantastici tra paesaggi mozzafiato, luoghi incontaminati e buon cibo. Ieri mattina, nel nostro ultimo giorno di permanenza, abbiamo deciso di raggiungere il lago Cecita e poi il centro visite Cupone del Parco Nazionale della Sila, dove si trovano diversi percorsi faunistici straordinari nei quali si possono avvistare anche diversi animali come il nibbio reale e la poiana, cervi, daini, scoiattoli e lupi. Inutile dire che il percorso che abbiamo fatto, a contatto diretto con la natura, con avvistamenti di animali, è stato a dir poco fantastico ed emozionante.
 
Ma quello che voglio segnalare alla vostra testata non sono certo le bellezze inarrivabili della Sila, che per me resta un posto unico in tutto il Sud Italia. Mi rivolgo alla vostra testata per evidenziare in quali fatiscenti condizioni si trovi la strada (l’unica) che da Camigliatello Silano conduce al Lago Cecita e quindi al centro visite Cupone”.
 
“Si tratta di circa 12 chilometri che si percorrono sulla Strada Statale 177 Silana di Rossano. Dire che il fondo stradale è dissestato è dire poco. Per quasi tutto il tragitto, che da località Forgitelle arriva davanti il lago Cecita, ho dovuto fare un vero e proprio slalom mentre in alcune zone, compreso proprio quello davanti il Centro Visite, è addirittura impossibile evitare le voragini. Non resta che sperare di non distruggere l’auto quando si finisce in uno dei crateri”.
 
“L’unica cosa che ho notato lungo la strada – prosegue nella lettera – sono stati un paio di cartelli di pericolo che avvertivano sulle condizioni della pavimentazione stradale in cui si poteva trovare del pietrisco o dei dossi. Posso capire che trattandosi di un altopiano posto a 1300 metri, dove nei mesi invernali è presente spesso la neve, l’asfalto venga rovinato tanto dalla neve stessa quanto dal sale che viene utilizzato. Ma quello che voglio evidenziare è la situazione di enorme pericolo per chi è costretto a transitarvi, soprattutto con un mezzo a due ruote (erano tantissimi i motociclisti presenti ieri) e con persone che non sono del posto e, quindi, non sono a conoscenza della situazione della suddetta strada. Ed infatti un ragazzo in moto è finito per terra, visto che in alcuni tratti l’asfalto non esiste più e sembra bombardato. Senza considerare che per quella strada transitano anche diversi bus che accompagnano i turisti. Il mio invito è quindi rivolto, a chi di competenza, affinché si possa intervenire al più presto per ripristinare il manto stradale, visto che questa è prima la cartolina che i turisti si troveranno davanti quando andranno a vistare il lago e il Centro, e ieri erano diversi. E non è certo la migliore immagine”.
Lettera firmata
 
  
  
 
                         
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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