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Scuole: nove su dieci non sono a norma. In Calabria il 20,5% senza alcuna certificazione. Mim «dati vecchi»

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Scuole: nove su dieci non sono a norma. In Calabria il 20,5% senza alcuna certificazione. Mim «dati vecchi»

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COSENZA – Nove edifici scolastici su dieci non hanno una o più certificazioni obbligatorie in tema di sicurezza e dunque dei 40mila edifici scolastici statali, ben 36mila non si possono definire a norma. Non basta. Ben 3.588 edifici, il 9% del totale, dove si calcola che studino e lavorino circa 700 mila tra studenti e personale della scuola, sono totalmente privi delle certificazioni obbligatorie, cioè sono completamente irregolari dal punto di vista della normativa sulla sicurezza. Nelle zone ad alto rischio sismico inoltre, il certificato di collaudo statico è posseduto da meno della metà degli edifici.

Il Ministero “cifre non aggiornate da interventi PNRR”

 I numeri arrivano da un dossier di Tuttoscuola sulla base dei dati della sezione Open Data dell’Anagrafe Nazionale dell’Edilizia scolastica, e sono relativi all’anno 2023-2024. Fonti ministeriali all’ANSA tuttavia puntualizzano che le cifre sono sorpassate in quanto non tengono conto dell’enorme lavoro in atto su oltre 10mila edifici scolastici, grazie ai fondi Pnrr a cui sono stati aggiunti importanti fondi ministeriali – circa 1/3 del totale degli interventi di messa in sicurezza – “per il più grande piano di intervento mai fatto per la scuola italiana”. In sostanza sono state avviate opere sul 22% del patrimonio edilizio scolastico “per recuperare una incuria che dura da 60 anni: i risultati saranno misurabili solo tra qualche anno”, si sottolinea. Le fonti ministeriali ricordano anche che la responsabilità degli interventi antisismici sulle scuole è degli Enti locali.

In Calabria 432 edifici scolastici senza alcuna certificazione

Dal report della rivista specializzata emerge che meno di 1 edificio su 10 dispone di tutte e cinque le certificazioni fondamentali previste, cioè di quella che dovrebbe essere la norma per uno standard di sicurezza adeguato. 36.088 edifici scolastici (cioè 9 su 10) sono infatti privi di una o più certificazioni obbligatorie secondo la normativa. Il 9% del totale delle scuole italiane dispone di zero certificazioni. Dando poi uno sguardo ai territori, emerge che solo il 37,2% degli edifici scolastici dispone del certificato di agibilità – il documento che attesta la sussistenza delle condizioni di sicurezza, igiene, salubrità, risparmio energetico degli edifici e degli impianti installati. Sul territorio le condizioni migliori sono in Val d’Aosta (87,8% di edifici agibili), Piemonte (53,4%) e Veneto (52,7). Maglia nera per Lazio (solo 12,7%) e Isole.

In caso di necessità di evacuazione, per un edificio su 6 non esiste un piano (in Calabria manca per un edificio su 3). Nella nostra regione su 2.105 edifici scolastici, 432 sono senza certificazione, pari al 20,5%.

Lo studio di Tuttoscuola contiene anche la mappa completa dei 3.588 istituti “totalmente irregolari”, che sono, in proporzioni diverse, praticamente su tutto il territorio nazionale, anche se per due terzi si concentrano nel Mezzogiorno.

Preoccupante il dato sulla normativa antisismica

Nelle zone ad alto rischio sismico, il certificato di collaudo statico è posseduto da meno di metà degli edifici (49%), una percentuale inferiore rispetto agli edifici delle zone a rischio più basso (56%). Infine, solo il 12,7% degli edifici scolastici (circa 5 mila su 40 mila) dispone di un progetto antisismico che serve a dimostrare che la scuola sarà in grado di resistere a un terremoto. E tutto questo. si fa notare nel dossier di Tuttoscuola, a 23 anni dalla tragedia di San Giuliano di Puglia, a 16 anni dal terremoto de L’Aquila e a 9 da quello di Amatrice.

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