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Schlein a Corigliano Rossano: «Governo pensi a opere importanti in Calabria e non al Ponte»
 
																								
												
												
											CORIGLIANO ROSSANO (CS) – “Pensate se è possibile che l’unico investimento che il governo di Giorgia Meloni e Matteo Salvini ha previsto nella scorsa manovra sono 14 miliardi per un progetto vetusto e dannoso come quello del Ponte sullo Stretto”. Lo ha detto Elly Schlein parlando con i giornalisti a Corigliano Rossano a margine di un incontro elettorale. “E questo – ha aggiunto Schlein – quando mancano le infrastrutture basilari, le strade e cantieri che aspettano da dieci anni di essere ultimati. Quando abbiamo manca l’elettrificazione di tratti ferroviari: tutte cose su cui più efficacemente quelle risorse potrebbero essere state investite immediatamente per dare una maggiore mobilità. I calabresi non sono cittadini di serie b e noi abbiamo davanti delle misure da parte di questo Governo che stanno tagliando le gambe al futuro del sud”.
 
“Contrasto alla violenza di genere è tra nostre priorità assolute”
“Sul contrasto alla violenza di genere in ogni sua forma, che per noi è una delle priorità assolute, non basta la parte repressiva su cui pure abbiamo lavorato insieme. C’è una parte senza la quale saremo sempre un passo indietro che è la prevenzione”. Lo ha detto Elly Schlein a margine della visita al Centro calabrese di solidarietà di Catanzaro, realtà del terzo settore che opera nel campo del disagio e dell’emarginazione giovanile, per l’accoglienza, il sostegno e l’attivazione di azioni di reinserimento sociale di soggetti svantaggiati e che si occupa di donne vittime di violenza.
“E la prevenzione – ha aggiunto Schlein – può passare solo dalla formazione per le pubbliche amministrazioni, gli operatori di giustizia, le forze dell’ordine. Una formazione specifica perché non capiti mai più che una donna vada a denunciare e non sia presa in considerazione. L’altra parte essenziale è l’educazione a partire dalle scuole in tutti i cicli scolastici. Questo perché – ha detto ancora la leader dem – è necessario partire da lì per sradicare il pregiudizio criminale, sessista quello che fa pensare di avere un diritto al possesso sul corpo e sul tempo delle donne, che non c’è. Inoltre, se partiamo dalle scuole ad educare in questa direzione diamo una mano anche alle famiglia che potranno fare un passo in avanti”. Qui noi entriamo, e ve ne siamo grati, in punta di piedi consapevoli dei diversi ruoli ma lo facciamo perché sentiamo il bisogno di mettere queste realtà al centro del dibattito del paese”
“La società inclusiva è più sicura di quella militarizzata”
“La società più sicura non è quella più militarizzata ma quella più inclusiva che ha l’obiettivo di non lasciare indietro nessuno, di trovare un posto per ciascuno e di accompagnare anche le fragilità che noi tutti, in quanto persone, abbiamo”. Lo ha detto Elly Schlein , segretaria del Pd, a Catanzaro in visita al Centro calabrese di solidarietà, ente no profit attivo nel campo del disagio e dell’emarginazione giovanile e che si occupa di accoglienza e attivazione di azioni di reinserimento sociale di soggetti svantaggiati come donne vittime di violenza, tossicodipendenti, alcooldipendenti, immigrati, giovani disagiati e famiglie.
“Questa è una realtà – ha aggiunto Schlein – che per noi è di grande ispirazione e di esempio. Lo Stato, le istituzioni e la politica non si possono ricordare del terzo settore solo durante le emergenze. Bisogna costruire con loro politiche che migliorino la vita delle persone e che le emancipino dal bisogno. Specialmente chi ha delle fragilità: è umano averle ma è necessario per questo contrastare la cultura dello scarto”.
La leader dem è stata accolta nella struttura che sorge nella zona sud del capoluogo calabrese, dalla presidente Isa Mantelli e dagli operatori e si è intrattenuta con gli ospiti che, al termine dell’incontro, le hanno fatto dono di una cesta di fragole autoprodotte. “Ogni persona – ha detto Schlein – merita di essere sostenuta ed aiutata e questo non si riesce a fare se non c’è attenzione verso il sociale, se si tagliano i fondi che servono ai Comuni proprio per lavorare con realtà come questa e se si taglia la sanità pubblica. Al contrario c’è bisogno di rimettere al centro la cura delle persone e delle nostre comunità. Questa è una realtà che si occupa davvero di persone che hanno delle difficoltà, che hanno avuto dei percorsi di dipendenza”.
 
                         
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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