Calabria
Scandalo Alta Velocità, M5S e Caruso parlano di fondi cancellati. Caracciolo smentisce
COSENZA – È bagarre politica sul fronte dell’Alta Velocità in Calabria. Il Movimento 5 Stelle della Calabria ed il sindaco di Cosenza Franz Caruso accusano il governo regionale e nazionale di aver sacrificato i fondi del PNRR destinati all’alta velocità sulla Salerno-Reggio Calabria relegando così la nostra regione ad essere del tutto abbandonata e lontana dagli spostamenti veloci. Frena, invece, Stefania Caracciolo, l’assessore ai Lavori pubblici della Regione Calabria precisando che ancora una volta viene raccontata una storia che non corrisponde al vero.
Movimento 5 Stelle grida allo scandalo nazionale
“Quello che sta accadendo è uno scandalo nazionale: il Governo Meloni ha cancellato 9,4 miliardi di euro dei fondi Pnrr/Pnc destinati all’Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria, dichiarando che l’opera non è più considerata strategica”. È quanto dicono tutti i portavoce del M5S eletti in Calabria in una nota descrivendo la decisione come quella che “condanna ancora una volta la Calabria all’isolamento e alla marginalità, mentre in altre aree del Paese, attraversate dall’alta velocità, questa infrastruttura ha prodotto un incremento medio del Pil dell’1% su base annua”.
“Dove è finito il ‘miglior presidente di Regione’ delle classifiche patinate? – affermano i pentastellati – È lo stesso che finge di opporsi all’autonomia differenziata per poi permetterne l’attuazione. Il risultato è che la Calabria viene sacrificata di nuovo, come sempre. È la stessa storia che si ripete da decenni: ci ipnotizzano come incantatori di serpenti con passerelle, eventi di facciata e immagini acchiappa like, mentre ci tolgono infrastrutture, servizi e diritti fondamentali”.
Franz Caruso: “Scongiuriamo questa nuova nefandezza”
Gli fa eco il sindaco di Cosenza, Franz Caruso che in una nota dice: “Il Governo Meloni, a evidente trazione leghista, ha penalizzato nuovamente il Sud nel settore infrastrutturale e trasportistico. In questa visione miope portata avanti da un centrodestra ripiegato su se stesso e volto unicamente a disegnare strategie politiche personalistiche ed elettoralistiche, a discapito degli italiani e dello sviluppo del Paese, alla Calabria è stato sferrato il colpo più duro tarpandole le ali della crescita e del progresso”.
Con i tagli al PNRR, continua il primo cittadino della città dei Bruzi “per complessivi 11 miliardi in meno, di cui ben 9,4 miliardi erano quelli previsti per l’AV SA-RC che, a questo punto, rimane una mera illusione, per come sto denunciando da tempo. Sul tema risulta sempre più assordante il silenzio del Governatore Roberto Occhiuto”.
“Sono mesi, anzi anni che ci stanno prendendo in giro – tuona Franz Caruso – rispetto alla realizzazione di una infrastruttura che è fondamentale per ogni ipotesi di sviluppo della Calabria, dell’intero Mezzogiorno e di tutto il Paese. Prima ci presentano un progetto, poi lo cancellano sostenendo che, nonostante lo studio di fattibilità costato ben 35 milioni di euro, lo stesso non è fattibile. Ferrovie dello Stato ipotizza, quindi, una nuova proposta progettuale, mai messa nero su bianco, che da come prospettata, appare un semplicistico raddoppio dell’attuale linea ferrata tirrenica, confermando il destino di isolamento di gran parte dei territori della fascia ionica”.
“Ora, addirittura, si cancellano gli investimenti previsti. – conclude – A questo punto non v’è alcun dubbio che l’alta velocità rappresenta l’ennesimo scippo perpetrato a danno dei calabresi a garanzia dei quali sto combattendo da tempo una battaglia senza esclusione di colpi, ritenendo che un simile sopruso non possa essere accettato supinamente”.
Caracciolo frena: “Cambia solo lo strumento di finanziamento”
“Ci risiamo. Sull’alta velocità in Calabria ancora una volta c’è chi scrive cose che non corrispondono al vero e chi le riprende al volo senza approfondire in alcun modo gli argomenti”. Questa la risposta a tono dell’assessore Caracciolo che ci tiene a precisare come stanno davvero le cose.
“Questa Giunta che guida la Regione non intende prendere in giro nessuno e lavora incessantemente per portare a compimento quelle opere di cui la Calabria ha bisogno e che per anni non sono state né pensate né ancor meno realizzate da chi ha governato per anni. – sottolinea – Sull’AV assistiamo alla solita bufala che periodicamente viene rilanciata per vera, puntando sul fatto che ci si dimentica della puntata precedente”.
In realtà, spiega l’assessore, l’operazione fatta dal MIT è quella con cui, “con l’avvicinarsi della data di scadenza del PNRR, si provvede a coprire gli interventi con altri fondi per la quota parte di quelle somme che si ipotizza non spendere entro il termine. Ad oggi, quindi, nessun intervento risulta definanziato ma quelli finanziati con il PNRR hanno solo mutato le percentuali di fondi PNRR e di fondi Statali”.
“Ad ogni rapporto semestrale il numero, se del caso, si modifica sempre un po’ e, sistematicamente, si rilancia questa notizia come se fosse novità dell’ultimo momento. – continua Caracciolo – A tale riguardo ribadisco che non esiste alcuna distrazione o alcuno scippo di fondi per l’Alta velocità Sa/Rc, previsti dal Pnrr e dal fondo complementare, così come risulta dal Contratto di Programma”.
L’assessore conclude dicendo che in totale sono circa 12miliardi di euro le risorse disponibili destinate all’alta velocità: “Il governo Meloni non ha toccato alcun capitolo di spesa per i lavori già programmati in Calabria”.
Il ministro Foti: nessun definanziamento AV Salerno-Reggio Calabria
“Come noto, l’intervento ferroviario Salerno-Reggio Calabria è composto da 3 lotti prioritari. Il lotto 1A Battipaglia-Romagnano è, e continua a essere, finanziato con le risorse Pnrr. Gli altri 2 lotti (Romagnano-Praia, Praia-Paola, incluso raddoppio galleria Santomarco) sono stati finanziati da uno specifico intervento normativo (Dl 59/2021) e quindi non sono mai stati inseriti né nel Pnrr né nel Pnc”. A precisarlo è Tommaso Foti, ministro per gli Affari europei, il Pnrr e le politiche di coesione.
“I comunicati privi di verifica che indicherebbero un definanziamento pari a 9,4 miliardi brillano per omessa verifica che è d’obbligo per chi riveste un incarico pubblico. Poiché basterebbe avere letto il Piano, oltre che la norma con cui viene finanziata l’opera – dice Foti-, per sapere che Pnrr e Pnc nulla prevedono al riguardo, pare evidente lo sproloquio di sindaci, amministratori e/o parlamentari solo interessati ad apparire, senza neppure preoccuparsi di accertare la realtà dei fatti che, non a caso, li smentisce clamorosamente: Pnrr e Pnc non c’entrano nulla!”.
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