Area Urbana
Sanremo: D.i.Re. aiuta le donne vittime di violenza, il messaggio della cosentina Antonella Veltri
 
																								
												
												
											COSENZA – Scendono dalla scalinate del teatro Ariston sulle note della canzone di Loredana Bertè, Sei bellissima. Un messaggio che va a tutte le donne, ognuna speciale, unica, fragile. Chiara Ferragni, dopo lo scialle con su scritto “Pensati libera”, indossa un abito con alcune frasi sessiste che lei stessa ha ricevuto “ma sei una mamma escort?”, “disgusting”, “Perchè non ti rifai il seno?”. Dal palco di Sanremo dunque, si levano le voci delle donne che aiutano altre donne. Assieme all’influencer infatti, sul palco ci sono tre attiviste, tra cui Antonella Veltri, cosentina, presidente della Rete Nazionale Antiviolenza D.i.Re. che si occupa di sostenere e difendere le donne vittime di violenza da parte degli uomini.
«Sono attivista di un centro antiviolenza – spiega Antonella Veltri davanti al pubblico dell’Ariston – e presidente di una rete che conta più di 100 centri attivi sul territorio. Tutte le operatrici di accoglienza ascoltano e accompagnano le donne fuori dalla violenza maschile».
«Pensate – dice Antonella Veltri rivolgendosi agli spettatori – di donne nei nostri centri ogni anno ne accogileamo 20mila ma per vincere questo crimine è necessaria una vera e propria rivoluzione che rimuova i luoghi comuni come quelli che contenuti per esempio nelle domande come: “perchè non l’hai lasciato prima?”, “Perchè sei rimasta così a lungo con lui?”. Queste sono domande che rinforzano il senso di colpa, la vergogna, e che fanno restare le donne nel silenzio».
 
E’ la volta di Cristina: “nei centri antiviolenza accogliamo sempre in anonimato le donne in difficoltà. Le aiutiamo a riconoscere la violenza, i suoi danni e anche a proteggere i propri figli. Ogni donna è messa in grado di fare ciò che desidera e come può. I nostri strumenti sono l’ascolto, la relazione non giudicante e la preparzione».
«Una vita libera dalla violenza è possibile dice Anna – ma per sconfiggere questo fenomeno c’è bisogno che tutti noi, ci assumiamo la responsabilità del cambiamento. Per questo siamo qui». Ambra aggiunge “siamo tante e siamo pronte ad ascoltare chi ha bisogno di aiuto».
 
 
                         
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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