Provincia
San Giovanni in Fiore, Succurro e l’incontro con Elia, salvo dopo un grave incidente: «Simbolo di una Calabria che non si arrende»
SAN GIOVANNI IN FIORE (CS) – Ieri la sindaca di San Giovanni in Fiore, Rosaria Succurro, ha ricevuto la visita del giovane Elisa Succurro, il giovane che nel settembre 2024, a seguito di una grave caduta in bicicletta, si trovava in condizioni disperate. In quei giorni la comunità locale si era raccolta in preghiera attorno a lui e ai suoi genitori, mentre i medici e gli infermieri dell’ospedale di Cosenza avevano saputo prendersene cura con competenza e compassione. Da lì è iniziato un percorso straordinario, proseguito con nuove cure a Crotone, che oggi vede Elia sorridere, parlare, studiare e affrontare la riabilitazione con una forza interiore che commuove e incoraggia le persone.
“La visita di Elia al municipio di San Giovanni in Fiore è un messaggio potente di speranza e fiducia. La storia di questo ragazzo ricorda che la Calabria è una terra in cui le famiglie restano il cuore della società, in cui le comunità si stringono con solidarietà formidabile attorno a chi soffre e in cui umanità e professionalità si uniscono nei luoghi di cura per rafforzare l’efficacia delle terapie” ha detto la sindaca.
Elia ha voluto sottolineare l’importanza delle istituzioni pubbliche, specie oggi, con la crisi economica e il rischio di una nuova guerra mondiale parlando un linguaggio totalmente diverso da quello della realtà virtuale, spesso aggressivo e irrispettoso delle istituzioni.
“Questa vicenda – ha aggiunto Succurro – dimostra che ci si può curare in Calabria e che la nostra terra sa esprimere eccellenze capaci di fare la differenza. Elia è il simbolo di una Calabria che non si arrende, di famiglie che resistono con amore e di comunità che sanno essere unite e solidali. È anche la prova che, quando umanità e professionalità convergono nei luoghi di cura, i risultati sono sorprendenti. Questa è la Calabria per cui ci impegniamo, la regione che promuoviamo e che – ha concluso – vogliamo continuare a costruire”.

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