Italia
Salvini interrogato sul crollo a Longobucco. Baldino gli mostra un ponte giocattolo: «giochi con questo»
ROMA – La question time alla Camera di oggi assume contorni ironicamente amari. Il ministro delle Infrastutture e dei trasporti Matteo Salvini viene interrogato sul crollo del viadotto avvenuto a Longobucco la settimana scorsa, provocando la reazione spazientita dei pentastellati. La replica della deputata calabrese Vittoria Baldino si è conclusa con un colpo di scena quando la pentastellata ha mostrato provocatoriamente un ponte giocattolo al ministro leghista.
Salvini: “votato per avviare cantieri e sbloccare opere”
Il vicepremier respinge al mittente le responsabilità sul cedimento del viadotto Ortiano 2. “Avevo un’interrogazione sul ponte crollato a Longobucco e su questo posso dare una risposta perché per educazione chiedo agli uffici di rispondere alle domande che mi vengono fatte, se poi dobbiamo riportare l’epopea dei no di Toninelli allora quella è un’altra puntata. Mi spiace per i cittadini calabresi che meritavano una risposta, che comunque vado a dare lo stesso visto che è un ponte inaugurato dieci anni fa, costruito e preso in carico da Anas che voglio ringraziare perché – a dimostrazione che il sistema di allerta funziona – l’ha chiuso per tempo evitando morti e feriti. Però – ha continuato – fanno bene gli inquirenti a indagare perché qualcosa evidentemente nella costruzione di quel ponte non ha funzionato. Ricordo che i numeri vedono tra Anas e Rfi, tra opere in corso, opere in avvio nel 2023, manutenzioni, 48 miliardi di investimenti in tutto il territorio nazionale. Se avessero prevalso le logiche dei No Tav, No Tap, No a tutto il resto del mondo staremo spendendo zero. Io sono stato votato per avviare i cantieri e sbloccare opere pubbliche. Stiamo lavorando giorno e notte per una ricognizione delle opere da terminare”.
Baldino: “le infrastrutture sono una cosa seria, non si giochi”
“Le immagini del ponte crollato sulla Sila-mare hanno fatto il giro del mondo. Nelle stesse ore il governo si apprestava ad approvare una campagna pubblicitaria da 7 milioni di euro – cioè propaganda – sul ponte sullo Stretto. Per completare al Sila-Mare, lo ricordiamo, di milioni ne servono 22: il governo ne spende un terzo per una campagna social. Sul ponte sullo Stretto la campagna al ministro Salvini la facciamo noi: diciamo gratis ai cittadini quali sono i veri costi dell’opera, che quando fu bloccata costava 8 miliardi e ora invece ce ne vogliono 15. Per completare la 106 Jonica e consentire ai calabresi di raggiungere veramente Reggio Calabria e percorrere il ponte immaginario ce ne vorrebbero 13 miliardi: informiamo i cittadini anche di questo.
In Calabria un’ambulanza impiega in media 45 minuti per raggiungere l’entroterra: questo il ministro e la maggioranza non lo sanno, perché in questa regione vengono solo per fare passerelle promettendo mari e monti, anzi mari e ponti, anche se immaginari. Poi però quelli veri crollano lasciando paesi isolati. Le vere cifre sulle opere pubbliche in Calabria il governo le ha inserite nel Def: esclusa la Statale 106, lo stanziamento è di 36 milioni. Di cosa parliamo? Le infrastrutture sono una cosa seria: se Salvini vuole giocare giochi, ma lasci stare il suo ministero“. Così la vicecapogruppo M5s alla Camera Vittorio Baldino in risposta al ministro Salvini durante il question time odierno a Montecitorio
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