CATANZARO – Ha utilizzato i social network per pubblicare un video nel quale ha annunciato di aver ricevuto un avviso di garanzia con ipotesi di accusa di corruzione. Il governatore della Calabria Roberto Occhiuto spiega così si essere stato iscritto nel registro degli indagati nell’ambito di un’inchiesta più ampia che riguarderebbe diverse persone. Titolare del fascicolo d’inchiesta, secondo quando si é appreso, é il sostituto procuratore Domenico Assumma.Nulla é trapelato, però, al momento sul contenuto dell’inchiesta e quale aspetto della complessa attività della Regione possa riguardare. Non si sa neppure, peraltro, se l’inchiesta riguardi il ruolo di Occhiuto come presidente della Regione o come Commissario della Sanità. Primo governatore calabrese, peraltro, ad avere ottenuto questo ruolo.
La notizia dell’indagine su Roberto Occhiuto rischia di avere un effetto dirompente per un esponente politico che riveste un ruolo nazionale di rilievo, essendo anche vicesegretario nazionale di Forza Italia. Una situazione che presentava i presupposti per lanciare Occhiuto verso traguardi politici sempre più ambiziosi. Tanto che era stato lo stesso Occhiuto a ipotizzare nelle settimane scorse la possibilità di un suo secondo mandato alla guida della Regione Calabria.
“Per me è una cosa infamante e inverosimile l’ipotesi di corruzione”
«Per la prima volta nella mia vita ho ricevuto un avviso di garanzia, un avviso di garanzia per corruzione. A me? che in questi anni ho gestito la Regione con un rigore assoluto e che non ho fatto mai niente che si avvicinasse pure lontanamente a un’ipotesi di corruzione. Solitamente si dice ‘sono sereno, confido nella magistratura’. Sono sereno un piffero… non sono sereno, perché essere iscritto nel registro degli indagati, anche a mia tutela, come mi dicono, per me è una cosa infamante: è come se mi avessero accusato di omicidio. È una cosa inverosimile che io possa essere avvicinato ad una ipotesi anche lontanamente vicina alla corruzione.
«Ma io non faccio come quelli che quando passano dall’altra parte cambiano opinione. In questi anni ho detto ai magistrati e agli inquirenti che in una Regione come la Calabria bisogna indagare, indagare, sempre indagare fino in fondo. Fate la stessa cosa: indagate, indagate, indagate col massimo rigore, controllatemi tutto, perché io non ho fatto nulla di male. E anzi, ho chiesto oggi stesso di essere interrogato dai magistrati, pure al buio, perché non so nemmeno quale circostanza mi viene contestata. Ho chiesto di essere sentito al più presto perché per come mi sono comportato in questi anni non ho nulla da temere».
Conosco Roberto Occhiuto da moltissimi anni. È una persona per bene e onesta. Sono certo della sua innocenza, non ho alcun dubbio sulla sua estraneità ai fatti contestati. Sono convinto che l’esito delle indagini gli renderà giustizia.
Forza Roberto!— Antonio Tajani (@Antonio_Tajani) June 11, 2025
Tajani “una persona per bene e onesta. Certo della sua innocenza”
«Conosco Roberto Occhiuto da moltissimi anni. È una persona per bene e onesta. Sono certo della sua innocenza, non ho alcun dubbio sulla sua estraneità ai fatti contestati. Sono convinto che l’esito delle indagini gli renderà giustizia. Forza Roberto!» Così su X il vicepresidente del Consiglio dei ministri e ministro degli Esteri di Forza Italia Antonio Tajani.
 
                         
								 
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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