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Rende, il Comitato Pa si appella al sindaco: «Bando 110 sbagliato, rischio impugnazione. Da correggere»

Area Urbana

Rende, il Comitato Pa si appella al sindaco: «Bando 110 sbagliato, rischio impugnazione. Da correggere»

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RENDE – Il Comitato Pa Calabria si appella direttamente al sindaco di Rende, Sandro Principe al quale chiede di rettificare il bando per dirigente amministrativo pubblicato ai sensi dell’art 110 del Tuel. “Esso, infatti, non contempla i principi dettati dai commi 5 e 6 dell’articolo 19 del Dlgs 165/2001 che sono tassativi, restringendo di fatto la partecipazione – spiega il Comitato Pa –  Resta inteso che la nomina de quo è fiduciaria e spetta al sindaco ma la restrizione dei requisiti, in violazione dei commi 5 e 6 del dlgs 165/2001 è a rischio di impugnazione e non consente una partecipazione più ampia possibile“.

“Sul punto la giurisprudenza amministrativa e civile è chiara. – spiega il Comitato in una nota – Il ricorso ai dirigenti esterni deve avvenire seguendo i criteri del succitato dlgs 165 e non può essere restrittivo. Nella fattispecie si escludono quanti sono in possesso di curricula e di pubblicazioni scientifiche autorevoli non inquadrabili nei commi precedenti. Tutto ciò espone il Comune di Rende, secondo quanto sancito dal Consiglio di Stato, al rischio di impugnazione del bando.

“In pratica – conclude il Comitato Pa Calabria – un docente universitario di diritto amministrativo non potrebbe partecipare a questo bando. E’ evidente che il sindaco Principe non può rispondere degli atti dirigenziali ma, essendo venuto a conoscenza di un’anomalia che è in palese contrasto con la norma, deve agire modificandola. Cosi come siamo certi che i consiglieri comunali sapranno intervenire”.

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