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Rende, due liste a sostegno della candidata M5S Rossella Gallo. “Bilotti dovrebbe venire con noi”

Rende, due liste a sostegno della candidata M5S Rossella Gallo. “Bilotti dovrebbe venire con noi”

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RENDE (CS) – Rossella Gallo, storica attivista M5S, alle amministrative di maggio sarà supportata da due liste, una – naturalmente – del Movimento 5 Stelle (dove tra gli aspiranti consiglieri dovrebbe esserci anche il già candidato a sindaco Domenico Miceli), ed una seconda lista formata dai candidati riuniti sotto il nome di “Sinistra per Rende”, sintesi tra Sinistra Italia e Rifondazione Comunista. Nella sala della biblioteca civica di Quattromiglia, questa mattina, è stata presentata ufficialmente l’unica candidata donna nella corsa per la poltrona di primo cittadino, espressione – appunto – del Movimento 5 Stelle e delle forze progressiste.

Rossella Gallo: “la vera coalizione di sinistra è qui”

Al centro del tavolo, fra Rifondazione Comunista (rappresentata dal segretario regionale Mimmo Serrao) e da  Alleanza Verdi Sinistra (con il segretario regionale di Sinistra Italiana Ferdinando Pignataro), il Movimento 5 Stelle ha affidato alla coordinatrice regionale e deputata Anna Laura Orrico il compito di introdurre quella che lei stessa ha subito definito “una proposta politica libera e coraggiosa, innanzitutto contro ogni forma di patriarcato non solo di genere ma un patriarcato che in Calabria ha una struttura che ci fa guardare indietro anziché avanti”.

Dopo i ringraziamenti rivolti a tutti “i compagni di viaggio” (presenti anche Maria Pia Funaro e Walter Nocito oltre a numerosi militanti Cinquestelle), Orrico non ha fatto troppi giri di parole: “Le responsabilità, se Rende è stata sciolta per mafia, non sono da rintracciare solo nell’ultima amministrazione”. Ma ce n’è pure per il candidato a sindaco della coalizione di centrodestra: “Noi in questo percorso per un candidato unitario abbiamo fatto squadra – ha sottolineato – Cari rendesi, non fidatevi di chi millanta unità come quelli del centrodestra perché, se hanno avuto bisogno di candidare un ingegnere che non fa politica, vuol dire che lo scopo è sempre quello di far valere gli interessi delle lobby, per spartirsi poltrone e potere”.

Sul fatto che la coalizione che sostiene Rossella Gallo non è stata in sintonia sul referendum della Città unica, Orrico ha precisato che nel programma è stato inserito un punto sulla partecipazione dei cittadini ai consigli comunali ed ai referendum, chiosando così sulle posizioni di un domani riguardo all’argomento: “Noi puntiamo a vincere subito, per il resto chi vivrà vedrà”.

 

“Elettori, attenzione a chi sta nelle altre liste. Bilotti, vieni con noi!”

Nel suo intervento, Anna Laura Orrico ha molto parlato di futuro (“verso cui Rende è sempre stata proiettata”) e lanciato “qualche piccolo monito”. La parlamentare si è infatti raccomandata agli elettori con decisione: “Innanzitutto, attenzione a chi sta nelle altre liste perché il familismo è molto presente e ci sono anche qui tante famiglie che hanno sovvertito il voto popolare”.

Orrico continua a richiamare ancora il caso Gentile, l’inchiesta di Report, poi, “ovviamente – dice – il dispiacere è per il Pd che ha scelto di appoggiare chi ha fatto sciogliere il Comune per mafia. Io lancio l’appello a Giovanni Bilotti che è un candidato civico ed è un giovane: lascia gli avvoltoi che ti dissangueranno e vieni con noi!”. Infine, l’ultimo monito lo indirizza verso “l’ultima amministrazione che pensa di intimorirci. Dopo che a Roma avevano avuto in passato bisogno di noi, è bastato che noi scendessimo in piazza per la legalità per renderci brutti e cattivi”.

Lo spot a Rossella Gallo: “Lei è il passaggio generazionale”

Col piglio pasionario che la contraddistingue, Orrico ha tracciato il profilo di Rossella Gallo: “Una nostra attivista di lungo corso, già nel 2021 candidata al consiglio regionale con un ottimo risultato, una donna che mastica di politica”. Rossella Gallo in questo scenario rappresenta il passaggio generazionale, ha detto Orrico, “è il passaggio del testimone che stiamo costruendo per questa regione e per questo paese”.

Rossella Gallo si presenta: “A me non fa paura niente” 

Ed eccola, Rossella Gallo, A margine di tutte le introduzioni, la candidata a sindaca ha fatto il suo esordio davanti alla stampa insistendo sull’importanza di aver riunito attorno a sé “una vera coalizione di centrosinistra”. Mamma di un bimbo di poco più di 2 anni, non le piace parlare dei tanto abusati “costruttori” (leggi Principe e compagnia) ma ama invece ripetere che “noi siamo costruttori del futuro. Per noi – sottolinea ancora – è fondamentale creare quel discorso generazionale con un programma politico che vi invito a leggere”.

Un discorso breve e conciso, il suo. Nemmeno cinque minuti per ribadire che la priorità è creare le condizioni per “i nostri giovani laureati dell’Unical”, costretti a partire, e che “vogliamo riqualificare gli immobili sul territorio senza costruirne altri e senza consumare il nostro suolo urbano”. Quindi l’affondo: “Rende è un Comune sciolto per mafia, abbiamo la necessità di dare una risposta chiara e concreta a quel modo di gestire la cosa pubblica in modo quasi privato. E da qui parte la nostra proposta di programma”. Infine, a chi le chiede cosa teme di questa campagna elettorale, Rossella Gallo ribatte senza la minima esitazione: “A me non fa paura niente”, e si guadagna l’applauso della platea.

Mimmo Serrao (Rifondazione) e quelle stoccate al “Principato”

“Partiamo dal dato che siamo felici – ha esordito Mimmo Serrao, segretario regionale di Rifondazione Comunista – perché siamo riusciti a trovare un’idea giovane della politica basata essenzialmente nella capacità di intenti. Gli altri non hanno trovato condizioni per stare assieme. Chi non sta assieme a noi – ha sottolineato a chiare lettere – vuole altro e vuole quello che noi rifiutiamo. Noi, come partito della Rifondazione comunista, siamo stati contro la città unica e oggi siamo contro il ‘principato’ di Rende. Noi non possiamo accettare questa continuità familiare come se questo fosse il territorio familiare di qualcuno. Rende con la sua università è punto di snodo del sapere calabrese e dobbiamo utilizzarlo ai massimi livelli”.

Non è mancata la frecciatina al candidato del centrodestra “che non si è dimesso da presidente dell’ordine degli ingegneri”. Con tempra da vecchio uomo di partito, Serrao ha posto l’accento sulle differenze: “A loro lasciamo altre cose. Noi condividiamo cultura, costume, storia”. Serrao si è interrogato su come si possa riconvertire il territorio di Rende e “guai a vedere la nostra coalizione come marginale – ha evidenziato – perché noi siamo concreti, sono gli altri ad essere marginali”. Il segretario dei comunisti calabresi, originario di Borgia, ha ricordato quando Principe padre, Cecchino, andò nel suo paese (“anche lui era un personaggio”) e pronunciò la frase “costruiremo un ponte simbolico tra Rende e Borgia”. Serrao rievoca quel momento alludendo ad una commistione non proprio legittima nell’idea del ponte, finendo così per citare il ponte di Messina contro cui bisogna lottare. “Dobbiamo lavorare per  l’alternativa in Calabria – ha ripetuto senza giri di parole – e non possiamo aspettare il Pd: quello di Rende è vergognoso, ma non aspettiamo nemmeno il Pd a livello regionale dove vogliono calare il loro candidato che non serve a niente. Noi dobbiamo lavorare per individuare una figura di rottura in questa regione”. Come fare? “Se vogliamo portare il Pd dalla parte giusta – ha chiosato dando la carica -, dobbiamo mettere il Pd con le spalle al muro a Rende”.

Pignataro (AVS): “Il Pd rovina le alleanze sul piano regionale”

Dal canto suo, a supporto di Rossella Gallo, Ferdinando Pignataro è partito dal citare una frase di Papa Francesco: “La povertà non si combatte con la carità ma con la lotta”. Ha dunque ricordato la vicinanza del pontefice appena scomparso anche nei confronti del “compagno” Mimmo Lucano, per poi entrare nel merito dell’incontro: “Noi in queste elezioni saremo la novità e la sorpresa perché non abbiamo le truppe cammellate. C’è chi in questa città imbarca tutti, palazzinari, eccetera eccetera – ha proseguito Pignataro – Ma noi siamo quelli che a tutto questo hanno detto no. Fondamentalmente, la destra che ha governato ieri a Rende è oggi a supporto del candidato del Partito democratico”.

Pignataro ha passato in rassegna le fasi di interlocuzione collegiale che hanno condotto alla scelta di Rossella Gallo. Per poi aggiungere: “Attorno alla candidatura di Bilotti c’è una realtà dal sapore congressuale, hanno sacrificato Rende è la sua università perché devono rinnovare i loro organi”. Pignataro ha messo in guardia: “Il Pd deve capire che, continuando così, mettiamo in discussione le alleanze sul piano regionale”. Ora, però, è tempo di concentrarsi sul programma per Rende: “Un programma di altissimo livello – ha specificato – con una politica che finalmente si occupa di tutto, persino dei diritti degli animali, con persone nuove, fresche, giovani, che fanno parte della politica ma sono trasparenti, capaci, persone che lavorano per tutti, non per gruppi di potere. I gruppi di potere stanno dall’altra parte”. In conclusione: “Allora forza Rossella e forza tutti quanti noi. Vi garantisco – ha assicurato Pignataro – che saremo la sorpresa positiva di questa campagna elettorale ed avremo più potere contrattuale in tutti i tavoli compresi quelli regionali”.

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