Segnala una notizia

Hai assistito a un fatto rilevante?
Inviaci il tuo contributo.

Richiedi info
Contattaci

Qualità della vita in base alla salute, la Calabria bocciata dal rapporto Crea: ultima in classifica

Calabria

Qualità della vita in base alla salute, la Calabria bocciata dal rapporto Crea: ultima in classifica

Francesca Bloise

Pubblicato

il

Rapporto Crea

COSENZA – Ancora una volta la Calabria è maglia nera. A piazzarla nelle ultime posizioni, quelle “critiche”, è il tredicesimo rapporto Crea Sanità dell’Università di Roma Tor Vergata, presentato oggi a Roma, che ha analizzato la migliore qualità della vita collegata alla salute.

Lo studio a cui hanno preso parte 107 esperti del Servizio sanitario nazionale, ha valutato la qualità della vita basandosi non solo sui livelli essenziali di assistenza, ma anche su altri indicatori come la specialistica ambulatoriale e la prevenzione oltre a prendere in considerazione anche la capacità del cittadino di prendersi cura di sè stesso, di svolgere da solo attività quotidiane e di muoversi in maniera autonoma.

La migliore qualità della vita legata alla salute? In Trentino alto Adige, regione nella quale si esprime la migliore soddisfazione da parte dei cittadini nell’esperienza con i Servizi sanitari regionali. Vanno bene anche altre regioni come il Veneto, che si dimostra la regione con la migliore performance, insieme a Emilia-Romagna e Toscana. Per il Sud e la Calabria restano dati negativi anche se la nostra regione, insieme alla Sicilia, ha livelli molto più alti rispetto alle regioni del Nord e del Centro per la qualità della vita, pecca, poi, però, sul fronte della sanità.

La Calabria nel rapporto Crea: fanalino di coda

La qualità dei servizi regionali sanitari al Mezzogiorno migliora e così si riduce il gap tra Nord e Sud. È questo uno dei dati positivi che emergono dal rapporto Crea che lascia però le regioni del Sud nella fascia “critica” (sotto il 33%) con la Calabria in fondo alla lista con il 23%. I ricercatori spiegano che negli ultimi cinque anni i dati sono migliorati mostrando “una progressiva riduzione delle disparità regionali”.

“I livelli di performance regionale – commenta Federico Spandonaro, presidente del Comitato Scientifico di Crea – restano lontani dai valori ottimali. Il divario tra Nord e Sud persiste, ma il Sud guadagna terreno. Questo mostra l’importanza di investire in politiche sanitarie mirate per migliorare l’efficienza e l’equità”. 

Pubblicità .

Categorie

Social

quicosenza

GRATIS
VISUALIZZA