Tra i problemi riscontrati anche il mancato dissequestro della lavanderia all’interno del carcere.
PAOLA (CS) – Una Delegazione dei Radicali Italiani e della Camera Penale di Paola composta dai radicali Emilio Enzo Quintieri e Valentina Moretti e dagli avvocati Carmine Curatolo e Salvatore Carnevale nei giorni scorsi ha effettuato una visita ispettiva presso la casa circondariale di Paola. Durante la visita è stato accertato che a fronte di una capienza regolamentare di 182 posti sono ospitati 171 detenuti, 42 dei quali stranieri aventi le seguenti posizioni giuridiche: 117 condannati, 11 imputati, 18 appellanti e 26 ricorrenti. Tutti uomini ristretti in Media Sicurezza. A 15 condannati il Magistrato di Sorveglianza di Cosenza Paola Lucente ha concesso un permesso premio previsto per trascorrere le festività pasquali all’esterno del carcere con i propri familiari. E’ stato riscontrato che, ancora oggi, nonostante da circa un anno siano stati effettuati i lavori prescritti dall’Autorità Giudiziaria, non è stata dissequestrata la lavanderia a cui furono posti i sigilli circa sette anni fa per problemi riguardanti l’impianto di depurazione. Su tale circostanza, nei prossimi giorni, il senatore Molinari del movimento Calabria Terra Libera, rivolgerà una precisa interrogazione al Ministro della Giustizia Andrea Orlando per conoscere quali siano le ragioni che impongano il mantenimento del vincolo giudiziario sulla lavanderia dell’istituto.
Nell’ambito della visita ispettiva Radicali e Penalisti hanno accertato che sono in corso i lavori di rifacimento dei cortili esterni adibiti al “passeggio” dei detenuti che erano abbastanza malridotti, anche a causa della vicinanza con il mare e che il Reparto di Isolamento allo stato è chiuso e non funzionante poiché sono iniziati i lavori di ristrutturazione dello stesso al fin di adeguarlo ai dettami del “nuovo” Regolamento di Esecuzione Penitenziaria del 2000 che prevede la sistemazione della doccia direttamente all’interno della camera di pernottamento e non in locali comuni. Fino alla riapertura del Reparto, l’isolamento dei detenuti avverrà nelle camere site all’interno dell’aletta esistente nella Prima Sezione a piano terra che sono state separate dal resto delle altre. Sempre a livello infrastrutturale una delle criticità constatate dalla delegazione riguarda le cattive condizioni delle scale di accesso ai piani detentivi riservate al personale di Polizia Penitenziaria ed agli stessi detenuti. Pertanto è necessario che, in breve tempo, si provveda alla sostituzione di tutti i rivestimenti delle rampe e dei pianerottoli delle scale al fin di tutelare l’incolumità dei soggetti che le utilizzano.
Tanti detenuti hanno lamentato l’inefficienza del Servizio Sanitario Penitenziario di competenza della Regione Calabria il quale non riesce a garantire prestazioni efficaci ed appropriate agli stessi. In particolare è stato accertato il caso di un detenuto di Diamante che, al fin di vedersi riconosciuti i propri diritti, ha dovuto rivolgersi al Magistrato di Sorveglianza di Cosenza il quale avrebbe recentemente dato precise disposizioni in merito ai Sanitari che operano nell’Istituto. Questa situazione verrà comunque rappresentata nell’Interrogazione che verrà effettuata al Ministro della Giustizia Orlando. Nell’atto ispettivo verrà sollecitata anche l’attenuazione del regime custodiale tramite l’apertura delle celle affinché tutti i detenuti trascorrano un numero sufficiente di ore al giorno fuori dalla cella anche perché è noto che una maggiore quantità di tempo trascorsa fuori dalle celle ha comprovati effetti positivi per la prevenzione della recidività e per la risocializzazione. I Radicali Italiani e la Camera Penale di Paola, all’esito della visita, hanno rinnovato un giudizio positivo sullo stabilimento penitenziario gestito dal Direttore Caterina Arrotta.