CASTROVILLARI – Momenti di tensione ieri al Tribunale di Reggio Emilia.
Il 27enne di Castrovillari che uccise Tiziana Olivieri, la sua compagna 41enne alla sbarra scoppia in lacrime. E racconta tutto. Ogni dettaglio di quella notte. Forte ha ricostruito in maniera certosina i momenti salienti di quel maledetto 19 Aprile del 2012 a Fontana di Rubiera. Il caso di Ivan fece scalpore perchè il giovane, reo confesso, a soli 12 mesi dall’uccisione della propria convivente venne rimesso in stato di libertà per un problema burocratico legato alla lentezza della giustizia che non aveva permesso di fissare entro il limite prestabilito di un anno di tempo la prima udienza del processo. Un fatto che ha inasprito la posizione di parenti e amici della Olivieri. Appena nei pressi del Tribunale al suo passaggio Forte avrebbe incrociato la madre di Tiziana che lo ha aggredito insultandolo e gridandogli contro ‘assassino’ affiancata dal comitato di amici e conoscenti nato all’alba della scarcerazione “Uniti per Titti”. Nel corso dell’udienza in aula sono stati ascoltati la madre e il fratello di Tiziana che avrebbero rivelato alla presenza dei giudici la presunta natura dell’omicidio che, secondo i familiari sarebbe riconducibile a questioni monetarie. “Mia sorella me lo diceva spesso che lui le chiedeva denaro. Quando lei non glielo dava, lui la minacciava” questo quanto dichiarato dal fratello secondo il quale quella sera la scena fu ripetuta, poche ore prima dell’omicidio. Anche la madre viste le continue richieste di denaro di Ivan pare abbia dovuto fare continui prestiti alla figlia nonostante l’uomo non contribuisse in alcun modo alle spese domestiche dell”appartamento che condivideva con Tiziana. Per i genitori di Forte invece, Ivan è “davvero un bravo ragazzo”. La famiglia del giovane infatti ha portato alla luce l’immagine di un uomo soggiogato al quale veniva impedito finanche di vedere i genitori e di portare loro in visita il bimbo nato dall’unione con Tiziana. In lacrime Ivan ha rivelato, tra un singhiozzo e una pausa, di essere stato sempre lui a prendersi cura del bimbo. Di giorno e di notte. E che, nonostante tutto, Tiziana non perdesse mai un’occasione per umiliarlo. Il processo infine tra lacrime e insulti è stato rinviato alla prossima udienza.