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Praia a Mare: recuperata una rara tartaruga ‘Liuto’, era intrappolata tra reti e cordame

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Praia a Mare: recuperata una rara tartaruga ‘Liuto’, era intrappolata tra reti e cordame

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PRAIA A MARE (CS) – Una tartaruga liuto è stata soccorsa sulla spiaggia di Praia a Mare, nell’alto tirreno cosentino. L’animale in difficoltà è stato notato da un gruppo di persone impiegate in alcuni stabilimenti balneari della località della Riviera dei Cedri mentre nuotava a breve distanza dalla riva.

Dopo averla avvicinata con alcune piccole imbarcazioni, i soccorritori hanno visto che l’esemplare presentava un arto immobilizzato da una corda. La tartaruga è stata trascinata verso la riva e sono state allertate le autorità preposte: l’ufficio locale marittimo, dipendente dal Circomare di Maratea e il servizio veterinario area C dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza.

In seguito dall’Asp è stato attivato un contatto con il Centro di soccorso e recupero delle tartarughe marine e degli animali marini protetti di Montepaone, in provincia di Catanzaro. L’animale ha tentato da subito di rientrare in mare, creando qualche difficoltà ai volontari che faticavano a trattenerlo per via della stazza.

Per questo motivo, il servizio veterinario ha fornito indicazioni da remoto per la rimozione della corda e la tartaruga marina ha potuto così tornare libera in mare. Si è appreso successivamente che l’esemplare di tartaruga liuto era stato avvistato diversi giorni prima nelle acque di Policastro Bussentino, frazione del comune di Santa Marina, in provincia di Salerno dove, sempre a causa delle sue dimensioni, i soccorritori non erano riusciti ad intervenire.

Blue Conservancy «prima cosa da fare, contattare il 1530»

La Onlus Blue Conservancy che si occupa del soccorso, cura e riabilitazione di tartarughe marine rinvenute in difficoltà in Calabria e Stretto di Messina, a Brancaleone nel reggino, interviene con un post sui social: “Da anni non facciamo altro che spiegare che quando si avvista una tartaruga marina spiaggiata o in difficoltà, non bisogna prendere iniziative ma allertare subito le autorità locali (la Guardia Costiera al 1530) e il più vicino Centro di Recupero, e indicare la posizione dell’avvistamento”.

“E Invece no! Anche questa volta nessuno si è preoccupato di segnalare questo esemplare di tartaruga marina, palesemente in difficoltà. Nella giornata del 14 maggio, una rara tartaruga Liuto (Dermochelys coriacea), già avvistata in difficoltà il 28 aprile nei pressi di Palinuro, è stata trasportata a terra sulla spiaggia di Praia a Mare da due persone che, in totale autonomia, hanno liberato l’animale dal groviglio di rete in cui era impigliata e l’hanno rimessa in mare”.

“Per carità – scrive la Onlus – tutto in buona fede, lo sappiamo, ma in questi casi, la prima cosa da fare è contattare la Guardia Costiera al 1530. Non possiamo sapere da quanto tempo l’animale fosse intrappolato al groviglio di rete e cordame, potrebbe aver subito danni polmonari, lacerazioni ai tessuti o fratture agli arti, con conseguenze che potrebbero portarla alla morte. L’intervento sul posto di un Centro di Recupero Tartarughe Marine e la visita di un veterinario specializzato è fondamentale, e in casi come questi avrebbe potuto fare la differenza tra la vita e la morte dell’animale. Non ci piace provocare fare polemiche inutili, ma ribadiamo ancora una volta quanto la collaborazione sia importante per salvare la vita di questi animali. Ci auguriamo che questa Liuto possa riprendere il suo viaggio in mare aperto senza grossi problemi, ma speriamo che le prossime siano più fortunate e ricevano le giuste cure, per far ritorno in mare in piena sicurezza”.

 

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