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Nuovo ospedale di Cosenza, Caruso “basta annunci, si costruisca. Occhiuto dica che fine fa l’alta velocità”

Area Urbana

Nuovo ospedale di Cosenza, Caruso “basta annunci, si costruisca. Occhiuto dica che fine fa l’alta velocità”

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Caruso Nuovo Ospedale

COSENZA – Durante il consiglio comunale di ieri, dove è stato approvato il DUP (Documento Unico di Programmazione 2024/2026), nel suo intervento il Sindaco Franz Caruso è tornato a parlare di città unica, dell’alta velocità e del nuovo ospedale di Cosenza ancora al palo mentre l’Annunziata continua nella sue enormi criticità. “Abbiamo lavorato duramente ed anche nell’ombra per arrivare all’approvazione di un documento importante come il DUP cui seguirà l’approvazione del bilancio di previsione – ha detto Caruso. Lo abbiamo fatto facendo chiarezza nei conti dell’Ente e abbiamo ottenuto la fiducia del Ministero dell’Interno che ha autorizzato, ai sensi dell’art.268 bis del Tuel, un piano di rientro dai 40 milioni di disavanzo.

Fase nuova dopo una gestione dissennata

“Oggi – ha spiegato Caruso – ci avviamo verso una fase completamente diversa rispetto al passato. Abbiamo lavorato per guardare al futuro, perché quando siamo arrivati alla guida del Comune abbiamo toccato con mano quello che abbiamo ereditato come Amministrazione, grazie ad una gestione dissennata. Non possiamo accettare che da un ex titolare di una commissione importante come la commissione bilancio e di fronte ad un dissesto di svariati milioni di euro, arrivi l’insinuazione per la quale noi non saremmo un’amministrazione di sinistra solo perché non abbiamo provveduto a predisporre un pasto o una cena per i venditori ambulanti della Fiera di San Giuseppe”.

Abbiamo trovato le macerie. Gestione dissennata della cosa pubblica

Il Sindaco ha richiamato alle loro responsabilità “coloro che hanno alimentato la gestione dissennata della cosa pubblica che ha portato anche ad impegnare i fondi vincolati impedendo l’utilizzo di risorse enormi grazie alle quali potevano essere soddisfatti i bisogni della gente che soffre nella nostra città. Certamente noi abbiamo avviato un’opera assolutamente positiva di risanamento della condizioni dell’Ente e abbiamo realizzato anche un’attività che in due anni di duro lavoro ha tenuto conto anche delle prospettive di sviluppo della nostra città”.

Agenda urbana e le 11 opere

Abbiamo recuperato fondi importanti e inaugurato (il ponte ciclopedonale n.d.r) la prima delle 11 opere di Agenda urbana, che abbiamo realizzato rispettando i tempi previsti. La prima opera è quella più significativa, perché in un momento in cui il dibattito pubblico si è fatto particolarmente sentito, con al centro l’eventuale scioglimento dei consigli comunali per far posto alla città unica, noi abbiamo idealmente, ma anche materialmente unito il nostro territorio con la confinante città di Rende. Noi vogliamo l’unione delle città, ma la vogliamo con fatti concreti senza imposizioni. Lo dobbiamo fare con il coinvolgimento dei cittadini, dando l’idea di sviluppo che noi abbiamo, che non è quella delle comunità che si mettono insieme per superare i 100 mila abitanti ed avere più risorse finanziarie”.

Franz Caruso

Non solo città unica, sviluppo di una vasta aera

“La mia idea di impegno politico è che la città unica deve diventare come noi abbiamo fatto diventare, in questi due anni e mezzo, Cosenza capoluogo di provincia. Cosenza è un centro che non pensa solo a se stesso, ma che pensa allo sviluppo di un’area molto più grande che abbraccia dalla Media Valle del Crati, alle Serre, alla Presila fino al Savuto, mettendo insieme le potenzialità del territorio non per ottenere finanziamenti, ma per creare investimenti e per fare in modo che quest’area vasta possa diventare autentico motore di sviluppo economico. Nel 2024 è riduttivo pensare a una città unica, mentre sarebbe più giusto pensare a un’area metropolitana che può diventare un motore di sviluppo non solo del nostro vastissimo territorio provinciale, ma dell’intera regione”.

Nuovo ospedale: “Annunziata al collasso: mettilo dove vuoi, ma costruiscilo”

“Accanto a questo bisogna poi pensare agli investimenti che si devono fare in termini di infrastrutture e di risorse umane per la nostra sanità. Siccome la Regione latita completamente e si fanno solo annunci e non si creano le condizioni per garantire il diritto alla salute ai nostri concittadini, perché abbiamo un ospedale fatiscente, un pronto soccorso che scoppia e medici che lavorano in condizioni disumane, è assurdo che si pensi ancora a dove collocarlo. A questo punto dico: collocatelo dove volete! E al Presidente Occhiuto aggiungo: metti l’ospedale dove vuoi, ma costruiscilo! Questo vorrei che dicesse il consigliere di Fratelli d’Italia rispetto ad un’esigenza del nostro territorio.

“Occhiuto ci dica che fine fa l’alta velocità”

Ci dicesse il Presidente della Regione anche perché non realizza un’importante infrastruttura come l’alta velocità. Che fine fa l’alta velocità? E’ un altro motore di sviluppo fondamentale per la nostra realtà calabrese ed anche in questo caso cosa si fa? Ci si divide tra la dorsale appenninica ed il tracciato tirrenico. Io dico al Presidente della Regione anche in questo caso: falla dove vuoi, ma porta l’alta velocità in Calabria”.

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