Area Urbana
Nel ricordo di Giulia, sit in all’Unical «punto di non ritorno, il silenzio non basta più»
 
																								
												
												
											RENDE – Dare ‘fuoco al silenzio‘ e lanciare un messaggio collettivo, a più voci, affinchè si possa prevenire qualsiasi forma di violenza. Si sono dati appuntamento questo pomeriggio all’Università della Calabria, sotto le bandiere dell’ingresso del ponte Bucci, decine di studenti e di rappresentanti di numerose associazioni del territorio e movimenti studenteschi. Una mobilitazione partecipata, silenziosa ma con l’urlo di rabbia dentro ognuno, per richiamare l’attenzione su quella che è la necessità di una rivoluzione culturale, nel ricordo di Giulia Cecchettin, l’ennesima vittima di femminicidio in Italia. Un sit in per chiedere con forza un risveglio collettivo e istituzionale che segni la fine della società patriarcale, di modelli caratterizzati da stereotipi e forme di violenza, che sia essa psicologica, fisica, economica.
Alessandra Lucanto, presidente di Arcigay Cosenza sottolinea «bisognerebbe purtroppo parlarne ogni giorno. Tutta Italia si è riunita attorno alla tragedia di Giulia e siamo arrivati ad un punto di non ritorno. Ora è necessario fare qualcosa. Abbiamo deciso di organizzare all’università questo sit in quale luogo simbolico che richiama a quello che non è potuto essere il traguardo che doveva raggiungere Giulia. Abbiamo coinvolto anche le associazioni studentesche per rafforzare il contenuto di questa mobilitazione».
 
«Vogliamo fare un “minuto di rumore” perchè il silenzio non basta più“. Giulia non è l’ultima ed ora è necessario educare, formare all’empatia, ai sentimenti: è fondamentale come l’educazione civica, come tutti quelli che sono i valori del rispetto dell’essere umano. Non serve pensare alla punizione ma alla prevenzione e su questo si deve lavorare a livello, sociale, scolastico, governativo, ma le responsabilità sono e devono essere di tutti noi».
 
Si sono alternate le voci dei rappresentanti delle associazioni aderenti in un pensiero collettivo. «Ci sentiamo trascinati da una moltitudine di sensazioni. Non abbiamo fatto in tempo a coltivare la speranza e la tristezza ha lasciato il posto alla rabbia. Vogliamo fare rumore, non silenzio per tutte quelle voci rimaste inascoltate, per invitare la comunità, la società, lo Stato, a risvegliare e a risvegliarsi e ad essere componente educante di un ingranaggio ormai arruginito».
In campo sono scese Arcigay Cosenza, Centro Women’s Studies dell’Unical, Centro Antiviolenza Roberta Lanzino, Spazio Donna Cosenza, ArciRED, La Terra di Piero, Arci Cosenza, MEDiterranea, Nova, I Giardini di Eva e le associazioni studentesche Itaca, The Cube, SUD, Campus Informa Studenti, La Fenice, Informa Studenti Farmacia, Unione Studentesca degli Studenti Europei.
 
Le voci dei rappresentanti delle associazioni e dei collettivi studenteschi che si sono alternate al megafono hanno posto l’accento su diversi temi: dagli stereotipi al femminismo, dalle responsabilità di ognuno nel portare avanti la cultura del rispetto al delegare scuola e istituzioni. Infine la necessità del singolo e della collettività a muoversi per costruire, senza chinare il capo al silenzio.
Giulia era solo una ragazza, prossima alla laurea, che sognava di costruire il suo futuro, che non è più tornata a casa. Nel dramma immenso di una giovane studentessa morta a soli 22 anni, si aggiunge anche quello di una società che deve alzare la voce, la testa, e che deve impegnarsi per fermare questa strage che vede Giulia, l’ennesima persona strappata alla vita per mano di un assassino che la riteneva ‘sua’, vittima di una relazione tossica. Un bilancio che solo nell’anno in corso ha fatto registrare, da nord a sud, oltre 100 vittime. Oggi, ancora di più, è necessario dare risposte sia per le donne che per le loro famiglie: padri, madri, sorelle, fratelli, figli. E’ necessario che ognuno lavori per rafforzare la cultura del rispetto, l’educazione ai sentimenti.
 
  
  
 
                         
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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