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‘Ndrangheta: ucciso mentre aveva in braccio la figlia. Quattro arresti per l’omicidio di Vincenzo Pirillo

‘Ndrangheta: ucciso mentre aveva in braccio la figlia. Quattro arresti per l’omicidio di Vincenzo Pirillo

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CIRO’ MARINA (KR) – Nella mattinata di oggi a Cirò Marina e in vari Istituti di custodia e pena d’Italia, i Carabinieri del ROS, coadiuvati dai Carabinieri del Comando Provinciale di Crotone, hanno eseguito un’ordinanza cautelare emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Catanzaro su richiesta della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, nei confronti di 4 indagati (tutti e 4 attinti da misura custodiale inframuraria), sulla base della ritenuta sussistenza di gravi indizi in ordine al delitto di strage, e dell’assassinio avvenuto il 5 agosto 2007 in un ristorante di Cirò Marina di Vincenzo Pirillo e di taluni reati – satellite.
La misura cautelare è intervenuta a seguito degli approfondimenti investigativi, delegati ai militari del R.O.S., con la messa a sistema delle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia e di altri elementi indiziari acquisiti in precedenti procedimenti penali, tra cui il riascolto di alcune precedenti esiti di attività intercettiva, effettuate prima e dopo la suddetta strage. Si è pertanto ricostruito un quadro indiziario nel solco di precedente procedimento penale, avente ad oggetto lo stesso fatto, maturato nel contesto degli equilibri all’interno della cosca di ‘ndrangheta Farao-Marncola di Cirò, e contestato già a Cataldo Marincola per il quale è intervenuta la sentenza di condanna in primo grado per essere stato ritenuto il presunto mandante dell’azione omicidiaria.

L’assassinio di Vincenzo Pirillo reggente” della cosca Farao-Marincola

Il 5 agosto 2007, presso il ristorante “EKO” di Cirò Marina, Vincenzo Pirillo, all’epoca “reggente” della cosca Farao-Marincola di Cirò Marina venne ucciso nell’ambito di una vicenda qualificata, sul piano della gravità indiziaria, in termini di “strage”, in quanto l’uomo veniva colpito mentre si trovava all’interno di un esercizio commerciale colmo di avventori, tanto che, nella circostanza, il notevole numero di colpi d’arma da fuoco esplosi, feriva casualmente altre sei persone (tra cui una minorenne all’epoca dei fatti).

Ucciso per la usa eccessiva ingerenza negli affari illeciti della cosca

Vincenzo Pirillo, individuato come “reggente” della cosca dai vertici della medesima, che erano in quel periodo latitanti, avrebbe esteso eccessivamente la sua ingerenza nella gestione degli affari illeciti della cosca, perseguendo anche interessi propri, ragione per la quale sarebbe stata decisa l’eliminazione, tramite l’esecuzione dell’azione in modo volutamente eclatante, proprio per ripristinare il perimetro della effettiva leadership ‘ndranghetistica all’interno del territorio d’influenza criminale. L’indagine attuale ha consentito– in termini di gravità indiziaria, nella fase delle indagini preliminari, che necessita della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa – di ricostruire le soggettive responsabilità di altre 4 persone che sarebbero coinvolte nel delitto, con i diversi ruoli, in taluni casi anche in maniera cumulativa, tra cui, uno dei presunti esecutori materiali, il soggetto che avrebbe tenuto le comunicazioni tra il presunto mandante e gli altri soggetti coinvolti nel delitto, colui che avrebbe monitorato gli spostamenti della vittima, e colui che si sarebbe occupato di fornito le armi.
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