Segnala una notizia

Hai assistito a un fatto rilevante?
Inviaci il tuo contributo.

Richiedi info
Contattaci

Morte di Serafino, “tre mesi di silenzi e promesse mancate”: la Calabria scende in piazza

Calabria

Morte di Serafino, “tre mesi di silenzi e promesse mancate”: la Calabria scende in piazza

Pubblicato

il

Serafino Congi Corteo_01

SAN GIOVANNI IN FIORE (CS) – “Sono passati 3 mesi e mezzo da quel tragico 4 gennaio che ha segnato la morte di Serafino Congi. Un giovane di 47 anni, strappato alla sua famiglia per mano di un Killer che si chiama servizio di emergenza urgenza inefficiente e inadeguato. Un killer che ha seminato altre vittime in questi giorni, l’ultimo è un bambino di cinque mesi di Corigliano Rossano”. Lo scrive in una nota il Comitato 18 Gennaio di San Giovanni in Fiore.

Come è noto Serafino colpito da infarto, è rimasto tre ore nel pronto soccorso di San Giovanni in Fiore prima di essere trasportato a Cosenza per i trattamenti del caso ed morto durante il trasporto in ambulanza. Un trattamento tempestivo all’ ospedale hub di Cs, con molta probabilità gli avrebbe evitato la tragica fine e consentito di continuare a vivere vicino alle sue bambine e a sua moglie. La magistratura ha aperto una indagine per accertare eventuali responsabilità. La comunità di San Giovanni in fiore ed in particolare la famiglia di Serafino, attendono di conoscere le conclusioni dell’indagine confidando nel rigoroso e delicato lavoro degli inquirenti su cui è accesa l’attenzione della opinione pubblica e degli organi di informazione regionali e nazionali.

“Malasanità, ad oggi nulla si è mosso a San Giovanni in Fiore”

“È da rilevare con grande preoccupazione che – prosegue il comitato – a fronte della grave condizione in cui versa il servizio di emergenza/urgenza , ad oggi nulla si è mosso. Nulla è stato fatto per potenziare, riorganizzare e rendere efficiente, adeguato e tempestivo detto servizio. Agli annunci di potenziamento del personale medico nei giorni successi alla morte di Serafino, non sono seguiti atti conseguenti e fatti concreti. Se malauguratamente dovesse ripetersi una vicenda come quella Serafino, ci sarebbero le stesse condizioni di oltre tre mesi fa. Cosa ancor più grave è che di fronte al perdurare di questa situazione di elevato rischio per i cittadini, il Sindaco e gli amministratori comunali in questi mesi hanno continuato a raccontare informazioni prive di fondamento, annunciando arrivi di medici e potenziamento dei servizi che ad oggi non hanno alcun riscontro nella realtà. Si utilizza irresponsabilmente la vetrina dei social per postare video e foto attraverso cui si vende fumo e propaganda a piene mani. Ciò mentre in tutta la Calabria sta crescendo un movimento per contrastare ed invertire la devastante deriva che travolge il sistema sanitario regionale.

San Giovanni in Fiore mobilita la Calabria contro la malasanità

“Un movimento per affermare il diritto alla tutela della vita – precisa il comitato nella nota. Anche la nostra terra ha diritto ad un servizio sanitario qualificato, capace di garantire il diritto alla cura della salute ad ogni cittadino. Per questo Sabato 10 Maggio si terrà a Catanzaro una manifestazione regionale promossa da una rete di associazioni di base che sta registrando la adesione crescente di tanti sindaci a partire dalle città capoluogo. Il Comitato 18 Gennaio aderisce alla manifestazione e rivolge un appello ai Sangiovannesi a partecipare. A tal proposito promuove una assemblea pubblica per mercoledi 5 maggio in preparazione della manifestazione regionale. La nostra città deve tornare ad essere protagonista del proprio futuro. Un servizio sanitario qualificato, efficiente e sicuro è la prima condizione per vivere sulla montagna e contrastare lo spopolamento”.

Pd Calabria aderisce alla manifestazione

Il Pd Calabria aderisce alla manifestazione per il diritto alla salute, in programma sabato 10 maggio, in piazza Prefettura a Catanzaro. L’iniziativa, promossa dal Quotidiano e da numerosi comitati civici, è una risposta collettiva a un’emergenza che non può più essere ignorata.

«La Calabria è stanca, esasperata. Basta silenzi, basta attese. È tempo di pretendere ciò che spetta di diritto a ogni cittadino: una sanità pubblica che funzioni, che curi, che non costringa a scappare o a rinunciare». La mobilitazione nasce da un’urgenza reale e quotidiana: un sistema sanitario allo stremo che non riesce più a garantire prevenzione, diagnosi, cure e assistenza. Un sistema che nega, di fatto, un diritto costituzionale.

«Vogliamo una sanità che non sia un privilegio, ma un diritto. Una sanità che curi in Calabria, non fuori. Che rispetti i pazienti e chi ogni giorno lavora negli ospedali e nei presidi territoriali. Che smetta di punire chi non può permettersi di andare altrove».

Il Partito Democratico sarà in piazza, al fianco dei cittadini, dei comitati, dei sindacati e degli amministratori locali perché questa battaglia non è di parte, è di tutti. E noi –concludono i dem– non ci fermeremo finché non vedremo risultati concreti, tangibili, veri! aderisce alla manifestazione per il diritto alla salute, in programma sabato 10 maggio, in piazza Prefettura a Catanzaro. L’iniziativa, promossa dal Quotidiano e da numerosi comitati civici, è una risposta collettiva a un’emergenza che non può più essere ignorata.

«La Calabria è stanca, esasperata. Basta silenzi, basta attese. È tempo di pretendere ciò che spetta di diritto a ogni cittadino: una sanità pubblica che funzioni, che curi, che non costringa a scappare o a rinunciare».

La mobilitazione nasce da un’urgenza reale e quotidiana: un sistema sanitario allo stremo che non riesce più a garantire prevenzione, diagnosi, cure e assistenza. Un sistema che nega, di fatto, un diritto costituzionale. «Vogliamo una sanità che non sia un privilegio, ma un diritto. Una sanità che curi in Calabria, non fuori. Che rispetti i pazienti e chi ogni giorno lavora negli ospedali e nei presidi territoriali. Che smetta di punire chi non può permettersi di andare altrove».

Il Partito Democratico sarà in piazza, al fianco dei cittadini, dei comitati, dei sindacati e degli amministratori locali perché questa battaglia non è di parte, è di tutti. E noi –concludono i dem– non ci fermeremo finché non vedremo risultati concreti, tangibili, veri!

Pubblicità .

Categorie

Social

quicosenza

GRATIS
VISUALIZZA