Provincia
Morte di Serafino Congi: il comitato “La Cura” scrive a Mattarella: «silenzio dell’Asp di Cosenza»
SAN GIOVANNI IN FIORE (CS) – Oggetto della comunicazione inviata alle massime cariche istituzionali, nazionali ed europee e al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è l’assoluto silenzio dell’Asp di Cosenza sull’inchiesta interna avviata dopo la tragica morte di Serafino Congi, 48 anni, padre di due bambine, deceduto lo scorso 4 gennaio su un’ambulanza diretta a Cosenza, partita oltre tre ore dopo la diagnosi di infarto.
Il 7 gennaio scorso, il direttore generale dell’Asp, Antonio Graziano, aveva annunciato pubblicamente l’istituzione di una commissione d’indagine interna per far luce sull’accaduto. Ma a cinque mesi dall’avvio dell’inchiesta, nessun esito è stato ancora reso noto, nonostante le richieste avanzate formalmente anche dal Comitato il 26 maggio scorso. Nessuna risposta, nessuna spiegazione.
“Il mancato riscontro è inspiegabile, inaccettabile e ingiustificabile” sottolinea il Comitato. “Comunicare l’avvio di un’inchiesta e poi non pubblicarne le conclusioni significa gestire un servizio pubblico senza contezza dei doveri istituzionali e dei principi fondamentali di trasparenza.” Il Comitato “La Cura” ribadisce che, questa mancanza di trasparenza, rappresenta una grave ferita alla democrazia e alla dignità della persona, oltre a lanciare un messaggio pericoloso: che nella sanità calabrese si possa morire in condizioni assurde e nessuno debba renderne conto.
La vicenda di Serafino Congi
Serafino Congi è morto il 4 gennaio 2025 in condizioni che nessuna comunità dovrebbe più tollerare. Colpito da infarto, ha atteso per oltre tre ore prima di essere trasferito da San Giovanni in Fiore a Cosenza. L’ambulanza è arrivata troppo tardi. L’inadeguatezza del sistema di emergenza-urgenza ha scritto una nuova pagina di dolore e rabbia per la sua famiglia e per tutta la Calabria.
Purtroppo non è un caso isolato ma simbolo di un’emergenza sistemica: la fragilità del sistema sanitario nelle aree montane della Calabria, dove troppo spesso i tempi di intervento, l’assenza di mezzi e la carenza di personale trasformano un’emergenza in una condanna. Con la lettera inviata alle istituzioni, il Comitato chiede un intervento deciso e formale per sollecitare la Direzione dell’Asp alla pubblicazione dei risultati dell’inchiesta. “Il rispetto della verità, della dignità umana e della funzione pubblica – conclude la nota – impone un atto immediato di chiarezza e responsabilità”.

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