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Montalto, bimbo disabile lasciato sporco a scuola. Il sindaco: «linciaggio mediatico alla preside»
MONTALTO UFFUGO (CS) – “Dopo avere letto sui social del linciaggio mediatico cui è stata sottoposta la Prof. Gemma Faraco, Dirigente dell’Istituto Comprensivo “Emilio Bianco” di Taverna di Montalto Uffugo, quale Sindaco, avverto il dovere morale di intervenire”. Lo scrive in una nota Pietro Caracciolo, sindaco di Montalto Uffugo dopo la denuncia della mamma alla nostra redazione, indignata perché suo figlio disabile non aveva trattenuto i bisogni ed era stato lasciato sporco a scuola senza che né a lei né al personale competente fosse data possibilità di cambiarlo.
Troppo spesso ci si fa trascinare, senza dare ascolto a tutte le parti in causa e troppo spesso vengono emesse sentenze frettolose per sanzionare comportamenti ritenuti, ma non accertati, scorretti. Sebbene, nella immediatezza abbia chiesto lumi alla Dirigente sull’accaduto, ottenendo una ricostruzione ben lontana da quanto è stato descritto su facebook, da cui emergerebbe il suo comportamento collaborativo e niente affatto ostruzionistico, preferisco non entrare nel merito della vicenda cui non ho assistito e i cui contorni saranno definiti dalle Autorità competenti che dovessero essere investite dell’accaduto, corre l’obbligo per me evidenziare quali siano stati i risultati dell’esperienza che ho potuto vivere da Sindaco con la Dirigente Faraco.
Sono oramai oltre 8 anni – precisa Caracciolo – che lei occupa la postazione di dirigente dell’Istituto Comprensivo che annovera la maggiore concentrazione di studenti del territorio. Con la sua esperienza e sapienza ha saputo rendere attrattivo l’istituto comprensivo, grazie anche a tutto il personale che l’ha sempre coadiuvata e che ha saputo motivare, con un’offerta formativa rilevante, ed ottenendo riconoscimenti regionali, nazionali ed internazionali.
Si è distinta per le capacità organizzative cui ha ispirato la sua azione, magari anche con il piglio autorevole di chi avverte su di sè il peso della responsabilità. E ciò che più conta è che ha sempre manifestato particolare disponibilità , attenzione ed affetto per i tanti studenti con disabilità che ,anno dopo anno, sono sempre più numerosi nell’istituto che dirige, e che giungono anche da realtà diverse dal nostro territorio, ma che trovano grande ospitalità e disponibilità presso le scuole montaltesi, che magari non hanno riscontrato nei centri di provenienza.
Al pari delle altre dirigenti, con la collaborazione della Garante per la disabilità ( da quando l’’Ente ha deciso di nominarla e di avvalersi della sua formazione e collaborazione), della responsabile comunale alla pubblica istruzione, del sottoscritto, e delle associazioni che vengono incaricate della assistenza, è sempre stata in prima linea per la tutela di questi bambini speciali, non facendo mai venire meno la sua attenzione ed il suo affetto.
In 7 tanti anni di collaborazione, mai mi sono giunte lamentele da parte dei genitori dei quasi mille studenti iscritti presso questo istituto. Certo, ad ogni inizio anno la macchina è da rodare e c’è sempre stata grande collaborazione tra Dirigente, Istituzioni e rappresentanti dei genitori per venire incontro alle esigenze dei ragazzi, e degli insegnanti, compatibilmente con le possibilità dell’Ente, ma non ricordo alzate di scudi tali da creare contrasti insolubili. E , per quanto riguarda l’Istituto Comprensivo Emilio Bianco, la dirigente è sempre stata in prima fila, per garantire il meglio ai suoi studenti ed al corpo insegnante.
Ma ciò che mi ha colpito, e lo scrivo, a costo di risultare ripetitivo, è la grande attenzione riversata si ragazzi con disabilità. Per questo motivo ho sentito il bisogno di esprimere il mio pensiero. Concludo dicendo che in un’epoca come quella che viviamo, in cui tutti siamo quotidianamente sotto pressione, mi rendo conto che basti poco per esplodere, così come è sin troppo evidente che un genitore che si ritrova a convivere ogni giorno della sua vita con le difficoltà di gestione di figli con disabilità o, comunque, non del tutto autonomi, vivano una situazione emotiva di pressione non facile da dominale e che a volte fa venire meno lucidità.
Ma proprio per tali motivi, e prescindendo dal caso specifico che, per come detto, dovrà essere chiarito nelle sedi opportune, voglio esortare i genitori, di tutti gli studenti a cercare di dominare i propri istinti nei casi in cui si dovesse avere la percezione di avere subito dei torti. Dall’altra parte nelle scuole e presso la Casa Comunale c’è sempre qualcuno disposto a offrire la propria collaborazione per risolvere ogni problema che possa essere risolto”.
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