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Modello legalità per la sanità calabrese: task force antimafia sui cantieri dei nuovi ospedali

Calabria

Modello legalità per la sanità calabrese: task force antimafia sui cantieri dei nuovi ospedali

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CATANZARO – Il modello legalità utilizzato per Expo e Milano Cortina attivato anche per la realizzazione dei nuovi ospedali calabresi. E’ quanto delineato a Catanzaro nel corso della conferenza stampa del prefetto Paolo Canaparo, direttore della struttura per la prevenzione antimafia del Ministero dell’Interno, del presidente della Regione Calabria e nominato da poco commissario delegato per l’attuazione degli interventi sul sistema regionale degli ospedali e del sottosegretario all’Interno Wanda Ferro in occasione della presentazione delle iniziative per il contrasto delle infiltrazioni della criminalità organizzata nelle completamento dei nuovi nosocomi. A seguire di è svolto il vertice con prefetti, questori, comandanti regionali e provinciali di carabinieri e guardia di finanza, Dia, rappresentanti dei sindacati e delle organizzazioni datoriali.

Controlli veloci e accurati per tutte le imprese

“Attueremo anche qui il modello già testato con successo – ha detto il prefetto Canaparo – basato su controlli veloci e accurati per tutta la filiera delle imprese sia nella fase di affidamento che nella fase esecutiva. Prevista maggiore condivisione del patrimonio informativo, massima collaborazione in tutta la rete di prevenzione amministrativa antimafia e con tutti gli organismi giudiziari”. “L’obiettivo – ha aggiunto Canaparo – è quello della realizzazione delle opere nei tempi previsti. La procedura, che non presenta elementi di criticità, è stata testata nella ricostruzione post sisma in centro Italia e a Milano Cortina. Si tratta di strumenti molto ben affinati, ovviamente sarà necessaria la massima collaborazione dei territori”.

“Sono molto riconoscente – ha detto Occhiuto – al ministro Piantedosi per avere messo a disposizione questa direzione. Tutte le aziende coinvolte nelle forniture di lavoro o materiali dovranno iscriversi ad un’anagrafe e controllate e nel caso di esito negativo avranno automaticamente un’interdittiva antimafia. Le aziende con le carte in regola sappiano che in Calabria ci sarà questa struttura. Tempistiche saranno rallentate ma velocizzate e i controlli ci saranno anche dopo“. Per il sottosegretario Ferro la “sinergia istituzionale’ è fondamentale perché così si potranno premiare le realtà imprenditoriali sane e oneste e donare alla regione una sanità che non sia più fabbrica di consensi ma che possa essere in realtà una fabbrica di salute”.

Nuovi ospedali, Occhiuto: ‘se controlli sono negativi c’è interdittiva’

Tutte le aziende che saranno coinvolte nelle forniture di lavoro, di materiali per i nuovi ospedali dovranno iscriversi ad una anagrafe e saranno controllate dalla Dia in 15 giorni e poi, anche dopo, in caso di controllo con esito negativo avranno automaticamente un’interdittiva antimafia. E’ bene quindi che chi avesse intenzione di costituire o di comprare un’azienda per fornire tutto questo sappia che in Calabria opera questa struttura di controllo e verifica”. Lo ha detto il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, commissario per l’emergenza sanitaria e ospedaliera sottolineando “il valore di deterrenza” dell’operazione in atto.

“E’ previsto che all’esito delle verifiche da parte del Ministero, della Dia e delle forze di polizia – ha aggiunto Occhiuto – l’azienda venga posta in white list o black list. E comunque il controllo sarà esercitato anche dopo perché non ci deve essere alcuna possibilità che le tante risorse per gli ospedali calabresi vadano ai poteri criminali invece che nella direzione di costruire ospedali che da troppi anni i calabresi hanno aspettato e che sono stati solo sulla carta”.

“Mai come in questi tre anni e mezzo – ha sostenuto ancora Occhiuto – c’è stata un’accelerazione. Potrete verificare andando sui cantieri della Sibaritide e di Vibo. Tre anni fa non c’era praticamente nulla ora hanno un buon livello di avanzamento. Certo, è stato molto complicato: pensate che per aggiornare il piano economico finanziario (Pef) all’ospedale della Sibaritide ho dovuto attendere un anno e mezzo e adesso anche per il Pef degli ospedali di Vibo e di Palmi, senza i poteri assegnatemi. avrei dovuto aspettare probabilmente un altro anno e mezzo. Abbiamo raggiunto risultati nella costruzione dei nuovi ospedali mai registrati negli anni precedenti, ma questo non mi basta perché vorrei che entro un paio di anni i calabresi possano avere ospedali che per troppo tempo sono stati solo annunciati”.

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