Il social network si trasforma in un orrendo teatro di violenza.
Protagonisti sono il cantante Massimo di Cataldo e la compagna Anna Laura Millacci.
Tutto ha avuto inizio quando lei che ha postato su facebook delle foto del suo viso tumefatto: “Io il signor di Cataldo, faccia d’angelo e aspetto da bravo ragazzo l’ho perdonato tante volte – scrive nel commento a fianco della foto – Ma questa volta le botte me le ha date al punto da farmi perdere il figlio che portavo in grembo. Ora se proprio devi continuare a fare musica, se hai un po’ di dignità, non nominare mai più le donne. Perché le hai sempre e solo menate“.
Dopo la denuncia che ha scatenato migliaia di commenti di fans inorriditi, arriva la risposta di Cataldo: “Solo poco fa ho appreso da facebook cosa sta succedendo e sono sconvolto. Come può una donna, madre di mia figlia, arrivare a tanto, alterando la realtà, solo perché una storia finisce? Farò di tutto per tutelarmi, prima come uomo e poi come artista. Questa è diffamazione“.
La baby sitter rumena avrebbe confermato e accusato il cantante di essere un soggetto violento.
La donna, convocata dai magistrati, ha raccontato di aver visto il cantante picchiare l’ex compagna. Era lì quando i due il 18 giugno scorso avrebbero litigato ferocemente nel loro appartamento in zona Marconi a Roma. La Millacci proprio in quell’occasione avrebbe abortito a causa delle percosse.
Il magistrato di Roma che indaga su Di Cataldo avrebbe elementi per dichiararsi certo che quell’interruzione di gravidanza ci fu e sarebbero autentiche pure le foto del feto scattate dalla donna e ora analizzate dalla Scientifica.
La lite sarebbe durata circa un’ora, poi la ex coppia smise di urlare.
La procura ha ritenuto attendibile la testimonianza della tata che confermerebbe in parte il racconto della Millacci. La ragazza avrebbe visto schiaffeggiare ripetutamente Anna Laura, ma non è sicura che quanto osservato avrebbe prodotto i tanti lividi e l’aborto. Gli inquirenti stanno esaminando la documentazione medica e ascolteranno anche il ginecologo da cui la pittrice decise di farsi visitare per l’interruzione di gravidanza.
Massimo continua a negare ogni coinvolgimento.