Provincia
Luzzi: cimitero comunale e scuole, consigliera di maggioranza chiede l’intervento del Prefetto «gravissima situazione»
 
																								
												
												
											LUZZI (CS) – Ida Ramona Fazio, consigliera comunale del Comune di Luzzi, ha scritto al Prefetto di Cosenza a seguito di due diverse interrogazioni presentate il 13 marzo e il 10 aprile scorsi, al sindaco del Comune di Luzzi ed al presidente del Consiglio Comunale in merito alla situazione cimiteriale ed i lavori di ristrutturazione di alcuni plessi scolatici della cittadina. A tutt’oggi però “nonostante sia ormai ampiamente spirato il termine di 30 giorni – spiega – non risulta giunta alcuna risposta, per come invece previsto ai sensi e per gli effetti della L. 241/90 art. 2 c. 2 e del regolamento del Consiglio Comunale del Comune di Luzzi, art. 56 c. 3”. “Né tantomeno l’Organo consiliare ha ritenuto opportuno iscrivere l’interrogazione nel programma dei lavori della prima seduta consiliare immediatamente successiva, come previsto dalla normativa regolamentare”.
Da qui la richiesta al Prefetto della consigliera di imporre al sindaco ed al presidente del Consiglio Comunale di adempiere a quanto previsto dalla normativa, pronunciandosi in ordine agli interpelli presentati. Inoltre, chiede a sua eccellenza di essere ricevuta al fine di poter rappresentare la situazione di disagio e imbarazzo nel non poter esercitare le funzioni da consigliere comunale cui i cittadini hanno delegato alla sottoscritta.
Le interrogazioni: cimitero e scuole
Nella missiva del 13 marzo in riferimento al cimitero comunale, Ramona Fazio aveva parlato di “ritardi incomprensibili che causano disservizi alla popolazione”. In particolare il riferimento era alla ‘zona D’: “esalazioni maleodoranti forse dovute ad una non perfetta e non conforme realizzazione dei loculi”. In merito aveva chiesto se erano stati effettuati controlli e ispezioni igienico sanitari e chiarimenti sull’esistenza di un cronoprogramma dei lavori cimiteriali. Riguardo invece all’interrogazione del 10 aprile scorso, l’attenzione era rivolta ai lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza dell’edificio “ex scuola media” che dovevano essere completati a marzo 2019 (ritardo di oltre 6 anni) e di un secondo edificio, parzialmente occupato dalle attività scolastiche, quindi “con la presenza di alunni e docenti, i cui lavori dovevano essere completati a dicembre 2023”.
 
                        
 
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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