Calabria
Litigano per una donna. Uno dei due investe l’altro nel tentativo di ucciderlo, arrestato
VILLA SAN GIOVANNI (RC) – È stato arrestato e dovrà rispondere del reato di tentato omicidio. Un’accusa grave per un reggino di 35 anni, finito ai domiciliari dopo aver tentano di uccidere il rivale in amore investendolo con l’auto. Ad eseguire la misura i carabinieri di Villa San Giovanni, in stretto coordinamento con la Procura di Reggio Calabria diretta dal Dott. Giovani Bombardieri, che hanno tempestivamente avviato un’intensa attività d’indagine, che ha portato gli investigatori ad acquisire gli elementi con i quali la Procura ha chiesto e ottenuto, dal Giudice per le Indagini Preliminari, l’emissione della misura cautelare.
La donna contesa, la cena e il litigio
All’origine della misura cautelare e delle successive indagini la lite per una donna che ha rischiato di finire in tragedia. Siamo a Villa San Giovanni ed è la sera dello scorso 28 febbraio. I 2 uomini entrambi reggini di 35 anni e la donna si trovavano insieme in un ristorante del posto. Al termine della cena, tra i 2 uomini, si accendeva un’animata discussione verbale che si protraeva anche all’uscita dal locale per diversi minuti.
Alla base dello scontro tra i due la contesa della donna e, in particolare, chi dei due avrebbe dovuto riaccompagnarla a casa. Alla fine, la donna decideva di salire in macchina con uno dei due. A questo punto l’altro uomo, non arrendendosi, cercava di avvicinarsi al veicolo, che si era appena messo in movimento, nel tentativo di convincere ancora la donna a cambiare idea.
Travolto dall’auto dal rivale
Improvvisamente il conducente arrestava il mezzo, faceva retromarcia per qualche metro e, dopo aver puntato l’altro contendente, accelerava e puntava dritto nella sua direzione, investendolo e trascinandolo per una decina di metri prima di scappare via lasciando a terra il malcapitato. Soccorso dal 118 se la cavava con la frattura composta di un piede e il trauma contusivo di un ginocchio con una prognosi di 25 giorni. Le successive indagini dei carabinieri hanno permesse di ricostruire tutto quanto è accaduto con l’emissione della misura cautelare.
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