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La vergogna del silenzio: omertà a Corigliano Rossano

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La vergogna del silenzio: omertà a Corigliano Rossano

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CORIGLIANO ROSSANO (CS) – Dalle parole del Procuratore della Repubblica di Corigliano Rossano, Alessandro D’Alessio, è emerso un dato inquietante. Il Procuratore, infatti, lo ha rimarcato con un tono (lasciateci passare il termine) “incazzato”, e, a ragione, sottolineando come si sia riusciti, in tempi rapidi, grazie alla collaborazione tra Polizia e Carabinieri, a fare luce sull’accaduto. Non altrettanto si può dire dei cittadini, che non hanno collaborato, nonostante la sparatoria sia avvenuta in un luogo affollato, così come negli altri 4 episodi registrati negli ultimi mesi.

Non a caso il Procuratore D’Alessio si è rivolto alla stampa, che fa parte di quella rete composta da cittadini e inquirenti, ricordandole l’importante ruolo che svolge, specie in casi come questi. Alla stampa spetta il compito di diffondere un messaggio chiaro e diretto: “far capire al cittadino che non deve avere paura. La paura, infatti, troppo spesso diventa una scusa per non denunciare fatti gravi, come quelli accaduti qualche giorno fa a Corigliano Rossano”.

Un comportamento di questo tipo non fa altro che rendere inaffidabile il territorio e delegittimare le forze dell’ordine, mentre i delinquenti, al contrario, ne escono rafforzati. La sfiducia nelle istituzioni, il “tanto non cambia niente”, diventa un mero alibi per l’omertà, che alimenta e rende più forte la criminalità organizzata e con ogni “non ho visto nulla” diventa più forte è più arrogante.

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