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La truffa svuota-conto che annuncia un controllo “fiscale-tributario” dell’Agenzia delle Entrate

Italia

La truffa svuota-conto che annuncia un controllo “fiscale-tributario” dell’Agenzia delle Entrate

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Polizia-Postale truffa agenzia entrate

COSENZA – Una nuova truffa si sta diffondendo in rete e sta colpendo migliaia di italiani, vittime di una finta e-mail dell’Agenzia delle Entrate che ha per oggetto “Accertamenti fiscale -Tributario”. Si tratta di un subdolo tentativo di phishing per attirare l’attenzione della vittima cercando un contatto dal quale successivamente instaurare un’azione fraudolenta per svuotare il conto.

La finta mail dell’Agenzia delle Entrate

Le e-mail di questo tipo, provenienti da un indirizzo non istituzionale (ad es. gmail.com), potrebbero presentare oggetto “Accertamento Fiscale” oppure “Consultazione” e sono a firma del Direttore dell’Agenzia delle Entrate. Nel testo del messaggio fraudolento si legge “A vostra attenzione, su richiesta della signora Francesca Nanni, Procuratore generale di Milano e specialista di Fiscalità, l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza hanno intrapreso negli ultimi 10 anni un’ampia verifica fiscale sui contribuenti in territorio italiano al fine di contrastare efficacemente ogni forma di imposta sulle frodi“. A prima vista potrebbe sembrare una mail quasi credibile ma non lo è.

Truffa Agenzia delle entrate

Lo schema fraudolento e le minacce di azioni legali

Come ha spiegato la stessa Agenzia delle Entrate “dello schema fraudolento fa parte un’immagine che viene allegata alle e-mail, una falsa comunicazione di accertamento fiscale tributario, che si caratterizza per Loghi di MEF e Agenzia Entrate, Errori grammaticali, di punteggiatura ed omissioni Senso di urgenza Minaccia di eventuali azioni legali, pene detentive e pecuniarie, firma di un soggetto istituzionale che non appartiene all’amministrazione finanziaria”.

Qualora si desse riscontro ad una di queste comunicazioni, si potrebbero ricevere ulteriori e-mail con prospetti di calcolo di sanzioni penali e le coordinate bancarie per il pagamento delle stesse. Si raccomanda quindi di non cliccare su nessun link e non fornire dati personali in occasione di eventuali telefonate e di non ricontattare il mittente di eventuali comunicazioni.

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