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La tragedia della Ionio-Tirreno. Trasferita a Messina la bimba di 3 anni, gravissima la mamma

Calabria

La tragedia della Ionio-Tirreno. Trasferita a Messina la bimba di 3 anni, gravissima la mamma

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Incidente Ionio Tirreno

REGGIO CALABRIA (RC) – Una tragedia che ha lasciati tutti attoniti. Un terribile schianto frontale tra una Bmw e una Giulietta Alfa Romeo, lungo la Superstrada 682 che collega il mar Tirreno allo Iono all’altezza di Melicucco nel quale sono morte 3 persone tra cui una bimba che non aveva ancora compiuto 4 anni: Maya Teramo. Assieme alla bimba è morta anche la mamma Antonella Campennì 37 anni, avvocatessa. La terza vittima è il conducente dell’Alfa Romeo, che dopo il terribile schianto ha finito la sua corsa sopra il guard-rail. Si chiamava Domenico Politi, aveva 39 anni ed era di Cittanova, nel reggino. L’uomo gestiva una tavola calda ed ha lasciato due bimbi piccoli.

Incidente Ionio Tirreno2

Sulla Bmw viaggiava una famiglia Teramo, originaria di San Calogero nel Vibonese. Tornavano tutti casa dopo una gita al mare come fanno tante famiglie in questo periodo di agosto. Restano critiche le condizioni di Valentina Crudo, 30 anni, nota vocalist e speaker radiofonica: si trova ricoverata in gravissime condizioni all’ospedale di Reggio Calabria. Ferito anche Domenico Teramo, 32 anni, fratello e zio delle vittime e compagno di Valentina. Operato d’urgenza sarebbe fuori pericolo.

I due si sarebbero dovuti sposare tra quale giorno. La loro piccola di 3 anni, Fatima, che si trovava in auto al momento dell’impatto, si trova ricoverata a Messina dove è stata sottoposta ad un intervento chirurgico. La piccola era stata trasportata in elisoccorso. Centinaia i messaggi sui social di speranza e preghiera per la piccola Fatima e per Valentina Crudo: “Forza vale forza piccina forza Domenico siamo tutti con voi uniti in preghiera la madonna e Gesù vi aiuterà ad uscire presto da questo brutto incubo“.

Marziale “difficile accettare morte a 4 anni”

“È molto difficile accettare che una bambina di appena 4 anni perisca così violentemente ed il dolore della famiglia diventa sofferenza di una comunità intera, perché laddove c’è un bambino vi è il futuro e la ricchezza del territorio”. Lo afferma Antonio Marziale, garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Calabria. “Toccherà alle autorità preposte stabilire le cause che hanno determinato lo scontro mortale – continua – anche se l’opinione pubblica si è già lanciata in ipotesi, prendendo di mira soprattutto la precarietà infrastrutturale, ma penso sia bene puntare sull’educazione stradale, sulla necessità di rispettare le regole, pensando che avere un volante tra le mani può significare vita o morte, propria e altrui. Non sappiamo se sia intervenuto un malessere di uno dei due conducenti, un guasto meccanico o qualsiasi altra plausibile causa, ciò che è evidente è che lo scontro è stato violentissimo ed è del tutto inutile aggiungere altro”. “Sono vicino alle famiglie e compartecipo all’intimo dolore dei familiari per la morte della piccolina” conclude Marziale.

 

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