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La mostra sul naufragio di Cutro arriva al museo di Cariati, un documentario visivo sul dramma dei migranti

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La mostra sul naufragio di Cutro arriva al museo di Cariati, un documentario visivo sul dramma dei migranti

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CARIATI (CS) – Si intitola “I sogni attraversano il mare” la mostra fotografica sul naufragio di Cutro realizzata daGiuseppe Pipita, direttore del bisettimanale “Il Crotonese”, che dopo un tour in vari musei calabresi, sarà esposta fino al 30 settembre presso il Civico Museo del Mare, dell’Agricoltura e delle Migrazioni di Cariati.

Era la mattina del 26 febbraio 2023 e Giuseppe Pipita fu il primo giornalista ad intervenire, proprio lì dove nella notte si era consumata una terribile strage di migranti: un caicco partito dalla Turchia con a bordo 180 persone, era letteralmente andato in frantumi, nell’impatto con una secca a poche decine di metri dalla costa, provocando 94 morti, tra cui 35 bambini.

Gli scatti da lui realizzati nell’immediato, con l’arrivo dei soccorsi, il recupero dei corpi, il difficile salvataggio dei superstiti, in un mare “calmo al largo e con onde altissime verso la costa”, e poi nei giorni successivi, con le bare schierate nel Palamilone, l’arrivo solitario del Presidente Mattarella, le iniziative del governo, quelle solidali della gente di Calabria e delle madri di Cutro che chiedevano perdono per le piccole vittime, sono poi diventati una mostra fotografica. 

Un vero e proprio documentario visivo, arricchito da pensieri, poesie, commenti, che hanno reso l’evento di Cutro l’emblema del dramma infinito dei migranti, delle pericolose traversate in mare e degli sbarchi, tuttora incessanti, sulle nostre coste. “Sulla spiaggia c’erano scarpe, vestiti, giocattoli di bambini che non ce l’hanno fatta, solo i loro sogni hanno attraversato il mare… i corpi, le loro anime si sono fermate su quella spiaggia di Cutro, della Calabria, dell’Europa”, ricorda con commozione l’autore.

L’esposizione della mostra è prevista nell’ambito del Festival Interculturale “Sguardo e Mondi”, che per il secondo anno consecutivo si sta realizzando a cura della direzione del Museo, con la collaborazione delle realtà migranti presenti nella cittadina ionica; è inoltre inserita nel programma “Un’Estate al Museo”, condiviso con l’amministrazione comunale nell’ambito delle iniziative dell’Estate cariatese 2025.

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