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La carica dei medici cubani in Calabria: quando arriveranno nel Cosentino?

Ionio

La carica dei medici cubani in Calabria: quando arriveranno nel Cosentino?

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CORIGLIANO-ROSSANO (CS) – La carica dei medici cubani in Calabria: sono 497 in totale ma i primi 50 sono arrivati qualche mese fa, rimpolpando l’organico degli ospedali nel Reggino. Ora se ne attendono altri 120: l’annuncio del governatore della Calabria risale ai primi di marzo. E intanto si moltiplicano le richieste dei sindaci del Cosentino che li richiedono urgentemente, preoccupati dall’andazzo di ospedali carenti di personale e strumentazioni e di comuni sprovvisti di guardia medica.

“Che si tratti di pura fatalità o di comprovata malasanità, non è più possibile assistere alla morte di così tanti e giovani cittadini di questo territorio per carenza di personale medico a bordo delle autoambulanze. Quali sono le risposte che il management sanitario dell’Asp di Cosenza intende dare rispetto a questi buchi? Qual è l’azione di contrasto che si intende attuare in vista dell’estate considerato che l’emergenza potrebbe esplodere anche in vista dei flussi turistici che sono previsti in Calabria?”

Sono, questi, alcuni degli interrogativi che l’assessore provinciale Adele Olivo rivolge agli enti sovracomunali e preposti affinchè si adottino celeri provvedimenti, anche attraverso l’impiego di medici cubani.

“Questa volta – aggiunge Olivo – occorre un’azione sinergica che coinvolga rappresentanti istituzionali, la struttura commissariale e la dirigenza dell’Azienda sanitaria per affrontare un’emergenza sanitaria che coinvolge tutti i cittadini, nessuno escluso. Non si commetta lo stesso errore fatto ai tempi dell’istituzione del Polo Covid a Rossano, che per sola volontà dell’allora Commissario Zuccatelli e del sindaco Stasi, nottetempo e senza concertazione, venne impiantato nel Giannettasio. I danni provocati da quel reparto al sistema dei servizi sanitari offerti dagli ospedali spoke di Corigliano-Rossano sono incalcolabili e ancora oggi hanno ripercussione sugli utenti.

Con la lungimiranza e capacità del Presidente Roberto Occhiuto nel suo ruolo gravoso e delicato di Commissario della Sanità siamo sicuri che adesso si inizierà a dare risposte ai calabresi. Serve un piano d’attacco, soprattutto in vista dell’estate, per non lasciare sguarniti ospedali e i Pronto soccorso mentre la rete del 118 deve essere dotata di medici e di personale sanitario adeguato ad intervenire su ogni esigenza. Il programma di arruolamento e integrazione dei medici cubani all’interno della rete sanitaria regionale è un’ottima soluzione, ma occorre che questi professionisti vengano impiegati ovunque nei territori. Soprattutto dove c’è bisogno. Sicuramente la Sibaritide è una di quelle aree che oggi più di tutte ha bisogno di medici.

In attesa dell’esito dei concorsi avviati dal neo Direttore generale dell’Asp di Cosenza, Antonello Graziano, non possiamo lasciare le strutture sanitarie prive di medici o, come accaduto qualche giorno fa in Pronto soccorso a Rossano, con un solo medico a far fronte a decine di utenti bisognosi di cure. Che si inviasse, allora, anche a Corigliano-Rossano un reparto di medici cubani. L’estate è alle porte e non possiamo rimanere senza sanità”.

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