COSENZA – Nella legge di bilancio 2023, che oggi avrà il voto finale in Senato, c’è una buona notizia legata ai tanti rincari energetici che hanno tartassato le famiglie italiane. Una delle maggiori speculuzioni ha riguardato senza dubbio il costo del Pellet, letteralmente triplicato nel cosro dell’ultimo anno, con la spesa annua per le famiglie arrivata a quasi 1.600 euro rispetto ai circa 600 euro del 2021. Tra le misure per contrastare il caro energia c’è la riduzione per tutto il 2023 dell’aliquota IVA che si riduce al 10% (con un bonus di 133,4 milioni) rispetto all’aliquota ordinaria del 22%, Aliquota che si riduce al 5% per i consumi associati al teleriscaldamento relativi al primo trimestre dell’anno (62,2 milioni). “Si tratta di due emendamenti alla legge di Bilancio approvato dal Governo a firma della Lega ma sostenuto da tutto il centrodestra, che andrà incontro alle esigenze di molte famiglie visti gli ingenti incrementi dei costi energetici” ha sottolineato il capogruppo leghista alla Camera, Riccardo Molinari, primo firmatario degli emendamenti in questione. Tra le altre misure che saranno approvate dalla manovra c’è la sospensione fino al 31 gennaio 2023 i procedimenti di interruzione della fornitura per i clienti finali allacciati alla rete del trasporto del gas naturale. Infine, il differimento al 2023 del taglio accise sulla benzina e la sospensione fino al 31 gennaio 2023 deii procedimenti di interruzione della fornitura per i clienti finali allacciati alla rete del trasporto del gas naturale.
Italia uno dei Paesi con le la più alta aliquota sul pellet
Attualmente l’Italia è uno dei Paesi con la più alta aliquota su questo combustibile poiché la Legge di stabilità 2015 (Legge 23 dicembre 2014 n 190) ha disposto l’aumento dell’aliquota Iva sul pellet dal 10 al 22%. La riduzione strutturale dell’aliquota porterebbe un immediato contrasto alla povertà energetica, e sarebbe in linea con quanto fatto da altri Paesi dell’Unione europea, come Spagna, dove l’Iva è stata recentemente portata dal 21% al 5%, e Croazia, in cui, attraverso due differenti azioni politiche, l’imposta è stata prima ridotta dal 25% al 13% e poi dal 13% al 5%. AIEL, l’associazione delle imprese che operano lungo la filiera legno-energia, esprime la propria soddisfazione per la presentazione di un emendamento al Disegno di Legge di Bilancio 2023 che propone la riduzione dell’Iva sulle compravendite di pellet dal 22 al 10%. “La riduzione dell’aliquota Iva sul pellet rappresenta una misura fondamentale di contrasto al caro energia, di sostegno alla filiera ma anche e soprattutto in favore delle oltre due milioni di famiglie italiane che, in un’ottica di economicità e di rinnovabilità, hanno scelto il pellet come fonte di riscaldamento domestico e che, a causa del momento storico che stiamo vivendo, avranno difficoltà a riscaldarsi nel corso di questo inverno rischiando la povertà energetica” ha dichiarato Annalisa Paniz, direttrice generale di Aiel.