Segnala una notizia

Hai assistito a un fatto rilevante?
Inviaci il tuo contributo.

Richiedi info
Contattaci

Consorzio di bonifica, senza stipendio da 7 mesi. Operai sul tetto della centrale idroelettrica

Ionio

Consorzio di bonifica, senza stipendio da 7 mesi. Operai sul tetto della centrale idroelettrica

Pubblicato

il

Consorzio bonifica tetto

CORIGLIANO ROSSANO – Sono saliti sul tetto della centrale idroelettrica in contrada Insiti a Corigliano Rossano. Decine di operai del consorzio di bonifica dei bacini dell’alto Jonio, nonostante le assicurazioni che avevano avuto nel corso del tempo e delle proteste, non hanno ricevuto alcun riscontro per il pagamento delle 7 mensilità, della tredicesima e alcuni nemmeno della casa integrazione. L’ultimo pagamento è quello di gennaio 2023. “Sono agli estremi non riescono ad andare più avanti e poi non è più accettabile lavorare senza essere pagati. Non hanno i soldi per poter andare sui cantieri e ovviamente non possono anticipare anche i soldi della della campagna di irrigazione” afferma Federica Pietramala (Flai Cgil).

Tavernise (m5S) “senza stipendi garantiscono il servizio”

La politica regionale dovrebbe prendere esempio dalla dignità e dal senso di responsabilità che i lavoratori del Consorzio di Bonifica di Trebisacce stanno dimostrando in queste ore. Perché nonostante la protesa partita questa mattina per chiedere 7 mesi di stipendi arretrati, i dipendenti stanno continuando a garantire il servizio a loro spese, togliendo soldi alle proprie famiglie, consci dell’importanza del ruolo che svolgono per l’attività di irrigazione in questo periodo di siccità. Ma non appare giusto addossare un servizio essenziale sulle spalle di lavoratori senza agire tempestivamente per risolvere il problema” ha dichiarato Davide Tavernise (M5S) “sono vicino ai lavoratori dello Jonio che grazie solo al loro impegno ha evitato che servizio si interrompesse. La politica prenda esempio. Il malcontento è sacrosanto e deve richiamare alle proprie responsabilità le istituzioni calabresi. Esprimo massima solidarietà a questi lavoratori e alle loro famiglie”.

“Subito una riforma dei consorzi”

“In questa protesta – aggiunge Tavernise – è sottinteso un invito ad accelerare sulla tanto attesa riforma del settore, che arriva dopo il commissariamento dell’ente. C’è assoluto bisogno di un Consorzio più rispettoso dei diritti dei lavoratori e più corretto nei confronti degli utenti e spero che si possa licenziare presto questa pratica: lo dobbiamo a questi lavoratori e al territorio che gestiscono. È da maggio che stiamo aspettando la riforma e anche in questo caso l’annuncite di Occhiuto ha colpito ancora, rallentando e bloccando il processo. Suggerisco uno sforzo ulteriore a chi deve gestire questa crisi degli enti consortili, che si aggrava ogni giorno per via dei pignoramenti che stanno bloccando anche quel po’ di liquidità presente nelle casse. Come Vicepresideete della Commissione Agricoltura sono pronto a dare il mio contributo per migliorare lo stato dei Consorzi in Calabria, ma bisogna fare in fretta smettendola di giocare sulla pelle di padri di famiglia“.

Pubblicità .

Categorie

Social

quicosenza

GRATIS
VISUALIZZA