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Inchiesta ‘Masnada’: condannati due minorenni per gli stupro di gruppo

Calabria

Inchiesta ‘Masnada’: condannati due minorenni per gli stupro di gruppo

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REGGIO CALABRIA – Sono state accolte le richieste della Procura e il tribunale dei Minori di Reggio Calabria ha condannato due ragazzi, minorenni, a quattro anni di reclusione ciascuno ritenendoli coinvolti nelle violenze sessuali di gruppo compiute ai danni di due ragazze, minorenni, di Oppido Mamertina e Seminara. L’accusa per i due imputati era di aver abusato sessualmente e ripetutamente di una delle due ragazze «in un contesto di brutalità e sopraffazione che si sarebbe protratto nel tempo, mentre la ragazza era ancora minorenne».

Il branco aveva abusato delle due giovani e filmato le aggressioni con telefoni cellulari per poi ricattarle costringendole al silenzio. Un incubo durato circa due anni, tra il 2022 e il 2023, tra pressioni e minacce, anche rivolte ai familiari che temevano ritorsioni in quanto alcuni dei soggetti coinvolti sono ritenuti legati al contesto criminale locale. Le vittime erano poco più che adolescenti, e le violenze avvenivano in luoghi isolati. Grazie al coraggio di una delle due giovani sono partite le indagini che hanno ricostruito quadro inquietante: un “branco” organizzato, talvolta con legami familiari con ambienti criminali, che agiva con una totale assenza di empatia e coscienza del danno arrecato.

Le prime sentenze sono arrivate a marzo 2025, quando il GUP del Tribunale di Palmi, Francesca Mirabelli, ha emesso sei condanne, con pene dai 5 ai 13 anni di reclusione, nel processo abbreviato contro tredici imputati: Rocco Raco a 13 anni, Giuseppe Francesco Caia a 8 anni, Salvatore Infantino e Emanuele Montani a 7 anni e Michele Piccolo e Placido Caia a 5 anni.

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