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“In casa c’è il Demonio”. Nella mattanza di Altavilla anche la figlia superstite ha partecipato al rito

Italia

“In casa c’è il Demonio”. Nella mattanza di Altavilla anche la figlia superstite ha partecipato al rito

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Strage altalvilia famiglia

ALTAVILLA – Oltre a Giovanni Barreca e alle due persone fermate dai carabinieri (Sabrina Fina e Massimo Carandente) due fanatici religiosi accusati di aver partecipato all’omicidio della moglie e dei due figli dell’uomo di 5 e 16 anni, anche la terza figlia superstite di 17 anni è stata indagata dalla Procura. Una notizia terribile, perchè da quanto ipotizzato anche lei avrebbe partecipato la rito macabro che ha poi portato alla mattanza. La ragazza, come ha spiegato il procuratore capo di Termini Imerese, Ambrogio Cartosio, “è di una intelligenza e di una sensibilità fuori dal comune. La superstite, la figlia primogenita ha partecipato alle torture dei riti di purificazione. Ho trasmesso gli atti alla procura per i minorenni che ha competenza”.

“E’ una terribile tragedia, quando ci siamo trovati lì è stato uno strazio. Vedere i corpi in quelle condizioni è stato un dramma. Non c’è alcun motivo di enfatizzare quanto è successo. Il padre è un soggetto che da anni vive un delirio mistico dominato da una fanatica religiosità. Che pesa molto sui figli”, ha aggiunto il procuratore. Dunque, secondo quanto spiega il procuratore nella conferenza stampa, “la partecipazione alle torture è stata corale. “L’unica che mi sento di escludere è la madre. Confermo che il piccolo di 5 anni è stato torturato prima di essere ucciso“.

Strage altalvilia

Per il muratore 54enne reo confesso dei delitti e le altre due persone, le accuse sono di omicidio plurimo e soppressione di cadavere. “Mi chiamo Giovanni Barreca. Ho ucciso tutta la mia famiglia, venite a prendermi”. Questa la prima telefonata al centralino dell’Arma. Raccapricciante la scena a cui assistono i carabinieri. A terra ci sono i cadaveri dei due figli, Emanuel di 5 anni e Kevin di 16. La terzogenita, 17enne, è seduta sul letto in una stanza, sotto choc. Avrebbe assistito ai delitti. L’ultima vittima, la moglie del muratore, Antonella Salamone, di 13 anni più giovane, viene trovata dopo ore. Pezzi del suo corpo carbonizzati sono a poca distanza dalla casa sotto un cumulo di terra. Il marito l’avrebbe uccisa e poi avrebbe dato fuoco ai resti.

Il rito collettivo iniziato da un mese

aggiunge il Procuratore che “Il rito collettivo era iniziato da un mese e coinvolgeva tutta la famiglia Barreca e la coppia di Palermo, che avrebbe partecipato al massacro. Erano tutti preda di un delirio mistico”. Le vittime e gli assassini, lo stesso Barreca e i due complici, dunque, avevano cominciato un mese fa una sorta di rito di purificazione dal demonio, poi sfociato negli omicidi. Una vera e propria escalation nell’esorcismo che si sarebbe svolto in quella casa: dalle violenze psicologiche si sarebbe passati poi a quelle fisiche.

Strage altalvilia3

Il papà di Antonella “Vittime di una setta satanica”

Intanto Angelo Salamone, papà di Antonella, uccisa  insieme a due dei suoi tre figli della strage di Altavilla attaccaVittime di una setta satanica”. Salamone, che fa la guardia giurata, vive a Romentino, in provincia di Novara,  subito dopo la strage è sceso in Sicilia anche per prendersi cura della nipote diciassettenne sopravvissuta alla furia omicida, accusa esplicitamente il genero: “Lui – scrive – li ha cercati, li ha contattati lui e obbligava mia figlia a farli entrare a casa e gli dicevano che mia figlia e i miei nipoti avevano un demone e dovevano essere uccisi”. “Lui – conclude – aveva il demone, gli evangelici non hanno niente a che fare con i satanisti. Io sono il padre e conosco bene Giovanni Barreca, fanatico. Dovrà dare conto a Dio”.

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