Calabria
In Calabria incarichi a medici non specializzati. Occhiuto la spunta con il Governo
CATANZARO – I medici non specializzati potranno intervenire nelle corse ospedaliere della Calabria. Roberto Occhiuto la spunta con il Governo riguardo la proposta di legge depositata l’anno scorso in Consiglio regionale. “Buone notizie da Roma, dopo aver parlato con il ministro Schillaci”, annuncia Occhiuto nella sua diretta Instagram di poco fa, mentre è a bordo della sua auto di ritorno dalla conferenza delle regioni.
Il provvedimento denominato “Misure temporanee per fronteggiare la situazione emergenziale sanitaria” che il governatore Occhiuto fece approvare, permetteva alla Calabria di inserire in corsia anche medici non specializzati. Il Governo impugnò quella legge “e ci disse che non lo potevamo fare”, precisa Occhiuto. “Noi abbiamo fatto ricorso e la Corte Costituzionale ci ha dato ragione per cui potremmo mettere negli ospedali medici con contratti di collaborazione specializzati e se non troviamo gli specializzati anche medici non specializzati, per l’appunto”. Attraverso questa possibilità il governatore della Calabria spera di risolvere la paventata chiusura del reparto di ginecologia dell’ospedale di Corigliano
“Avevo preferito mettere in corsia un laureato in medicina, anche non specializzato, piuttosto che chiudere gli ospedali – ricordando i trascorsi in cui i vertici romani lo ostacolarono -. Ora avremo anche questa nuova leva per tentare di riempire gli ospedali, carenti di sanitari”
Medici cubani in arrivo a Vibo e Crotone
“Lavorare sulle materie della sanità è un lavoraccio ma è il mio compito e lo faccio con grande passione – prosegue Occhiuto nella sua diretta social e ritorna sul capitolo medici cubani: “hanno effettuato oltre 20mila visite negli ospedali del reggino. Queste prestazioni non sarebbero state erogate senza i medici cubani, per cui sono stato molto criticato, e avremo dovuto chiudere gli ospedali. Qualche giorno fa un medico cubano ha salvato la vita ad un bimbo di 4 anni a Locri e io sono soddisfatto di questo. I prossimi medici cubani, forse 103 o 120, dobbiamo deciderlo, saranno destinati agli ospedali di Vibo e di Crotone”:
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