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Gravi disordini nel carcere di Vibo. Lamette, armi rudimentali e lancio di olio bollente: feriti 5 agenti

Calabria

Gravi disordini nel carcere di Vibo. Lamette, armi rudimentali e lancio di olio bollente: feriti 5 agenti

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Polizia penitenziaria

VIBO VALENTIA – «Nel pomeriggio di ieri, presso l’Istituto Penitenziario di Vibo Valentia, si è svolta un’importante operazione di polizia penitenziaria, condotta con estrema professionalità dal personale di polizia penitenziaria e coordinata dai vertici dell’istituto. L’intervento si è reso necessario a seguito di gravi disordini provocati da un gruppo di detenuti di nazionalità africana, i quali avevano precedentemente aggredito il personale di servizio con armi rudimentali e olio bollente. Successivamente, gli stessi detenuti si sono barricati nelle proprie camere detentive, dando fuoco a suppellettili e rendendo la situazione altamente pericolosa.

«Il personale operante – affermano Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe e Francesco Ciccone, segretario regionale – applicando rigorosamente quanto previsto dal Manuale Operativo, è intervenuto con grande determinazione e competenza, riuscendo a riportare la situazione sotto controllo in tempi rapidi e in condizioni estremamente difficili. Grazie alla prontezza e alla professionalità dimostrate, tutti i detenuti sono stati messi in sicurezza e nessuno di loro ha riportato ferite. Purtroppo, durante l’operazione, alcuni agenti hanno riportato lesioni, per cui saranno costretti ad assentarsi dal servizio per qualche giorno, ma ciò non ha impedito il pieno successo dell’intervento, che ha garantito il ripristino della legalità, dell’ordine e della sicurezza all’interno del reparto. Un sentito ringraziamento va a tutto il personale intervenuto, per il coraggio, la dedizione e l’elevato senso del dovere dimostrati in un contesto così complesso».

Su quanto accaduto anche la ricostruzione di Francesca Bernardi, Segretaria Territoriale della UILPA Polizia Penitenziaria. «Fortissime tensioni ieri sera presso la Casa Circondariale di Vibo Valentia dove nella sezione per detenuti problematici tre ristretti hanno inveito contro gli operatori brandendo lamette e oggetti contundenti e lanciando al loro indirizzo olio bollente. Ciò ha ingenerato grossissime difficoltà operative per i pochi agenti presenti, tanto che sono stati richiamati quelli che, liberi dal servizio anche perché dovevano svolgere il turno notturno dopo aver lavorato la mattina, riposavano in caserma. Bilancio, 5 agenti feriti e contusi che sono dovuti ricorrere alle cure del pronto soccorso dell’ospedale cittadino. La circostanza è ancora più grave se si considera che quello di ieri sera non è affatto un episodio isolato, ma è ormai una routine presso il penitenziario vibonese».

Carcere Vibo Valentia

«Sebbene presso la Casa Circondariale di Vibo Valentia non vi sia grave sovraffollamento come nel resto del Paese, sono 416 i detenuti presenti a fronte di 406 posti disponibili, esso si caratterizza per la coesistenza di ben 4 circuiti detentivi differenti e, soprattutto, per la cronica carenza di personale di Polizia penitenziaria con 190 agenti assegnati quando ne servirebbero almeno 288 secondo lo stesso dipartimento dell’amministrazione penitenziaria. A ciò si aggiunga che da oltre un anno è priva di un Comandante del Reparto titolare, al netto dell’indiscussa capacità e impegno del sostituto impiegato in servizio di missione. Pensiamo che in Calabria e su Vibo Valentia – conclude la Segretaria della UILPA PP – il DAP debba accendere un faro e garantire efficacia e continuità al servizio anche mediante il completamento degli organici e la garanzia della titolarità delle figure dirigenziali. Ormai ogni giorno si contano i feriti».

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