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Gli impianti sportivi di Rende. il Comune “convenzioni stipulate in passato, già in corso la revisione degli atti”

Area Urbana

Gli impianti sportivi di Rende. il Comune “convenzioni stipulate in passato, già in corso la revisione degli atti”

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Marco Lorenzon stadio Rende

RENDE – «Dopo anni di commissariamento, la nuova amministrazione di Rende, guidata dall’onorevole Sandro Principe, si è insediata trovando una situazione interna definibile, con cautela, come ingarbugliata. La macchina comunale, rallentata da anni di gestione provvisoria, richiede oggi un lavoro profondo di riordino e riorganizzazione. Nonostante siano passate appena poche settimane dall’insediamento, sono già visibili segnali di discontinuità rispetto alla fase precedente. Senza proclami, ma con un’attività quotidiana riconoscibile da chiunque si confronti con gli uffici comunali, si percepisce un ritorno alla normalità amministrativa, fatta di presenza, responsabilità e attenzione ai processi». Inizia così la nota del Comune che interviene per fare chiarezza sulla questione relativa agli affidamenti degli impianti sportivi comunali.

«In questo contesto – evidenza il Comune – alcune voci critiche si sono levate pubblicamente, con toni spesso più polemici che propositivi, concentrandosi su singole questioni – tra tutte, la gestione degli impianti sportivi – agitate senza una reale conoscenza del quadro complessivo».

«Vale la pena ricordare che Rende ospita numerose strutture sportive, spesso regolate da contratti e convenzioni firmati da amministrazioni passate, ancora oggi in vigore. La revisione di questi atti è già in corso, con l’obiettivo di garantire chiarezza, legalità ed equità. La complessità del lavoro amministrativo in questo settore è nota agli addetti ai lavori, e semplificare il tema in slogan o polemiche sui social rischia di fuorviare i cittadini e di ostacolare i percorsi già avviati».

«Più che cercare visibilità attraverso riunioni improvvisate o post polemici, sarebbe più utile – e più serio – attendere i risultati, confrontarsi nel merito e utilizzare gli strumenti ufficiali per proporre osservazioni o sollevare dubbi. Il Comune è aperto: chi ha questioni da porre, può farlo con gli strumenti previsti e con i documenti alla mano. In una fase tanto delicata, la priorità — conclude la nota – dovrebbe essere il sostegno al ripristino di una piena funzionalità istituzionale, non il rilancio di dinamiche divisive. La città ha bisogno di ricostruire, non di ulteriori fratture».

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