COSENZA – “In occasione di queste giornate commemorative, mi viene in mente il giorno in cui è stato ucciso Giovanni Falcone, ripenso a dove ero, cosa pensavo e cosa stavo facendo”. Sono le parole del procuratore della Dda di Catanzaro, Nicola Gratteri, nuovamente ospite del Liceo Classico Telesio di Cosenza che in occasione della ”Giornata della Legalità”, istituita nel 2002, per ricordare la strage di Capaci, ha dialogato con gli studenti del Liceo Classico.
Per Gratteri quel giorno e come lui per tutte le persone perbene è stato un fatto traumatico. Ma allo stesso tempo, il procuratore sottolinea come ancora oggi alcuni “usano Falcone per parlare a sproposito”. “Magari quelle stesse persone che quando Falcone era al Ministero o prima ancora a Palermo lo calunniavano o addirittura le diffamavano e che non hanno mai avuto il coraggio di dire certe cose in pubblico nei suoi confronti. Un fuoriclasse insomma – lo definisce sempre Gratteri – che capiva le cose 20 anni prima degli altri e questo ai mediocri dà molto fastidio”.
 
 
                         
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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