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Giannelli dedica l’oro mondiale al Cosentino Daniele Lavia «è sempre stato con noi». Lui scoppia in lacrime
 
																								
												
												
											COSENZA – La nazionale italiana di volley festeggia il secondo oro mondiale consecutivo, il quinto nella sua storia. Tra lacrime e la gioia sul podio spicca un gesto di straordinaria emozione e solidarietà. Il capitano azzurro Simone Giannelli, sale sul podio con la maglia di Daniele Lavia, schiacciatore cosentino vittima di un gravissimo infortunio poco prima del mondiale asiatico, ha mostrato il cognome e il numero 15 del compagno, baciandola e dedicandogli la vittoria.
Lavia, schiacciatore della Trentino Volley, non ha potuto partecipare al Mondiale nelle Filippine a causa di un grave infortunio alla mano destra subito in sala pesi alcune settimane prima della partenza. «Le due dita erano praticamente maciullate, esplose», ha spiegato il direttore generale della Trentino Volley, Bruno Da Re. Fratture esposte, pelle lacerata, nervi e tendini tagliati: l’intervento chirurgico è durato più di tre ore. Nonostante il dolore e la lontananza dal campo, Lavia è rimasto vicino alla squadra. «Ha partecipato a riunioni tecniche e videochiamate per caricare i compagni», racconta il commissario tecnico De Giorgi. «Ci ha dato una carica incredibile ed era con noi anche se non fisicamente».
 
Giannelli, visibilmente commosso, ha dichiarato: «Daniele è un carissimo amico a cui voglio tantissimo bene, ancor prima che un compagno di squadra. Non averlo qui è un grandissimo dispiacere, so quanto ha sofferto da casa e quanto ci teneva a essere con noi. Lo ringrazio per esserci stato vicino: è sempre stato nei nostri cuori». Durante l’intervista in diretta su Rai 2, i giocatori dell’Italvolley hanno più volte ringraziato Lavia, esprimendo la loro gratitudine per il supporto morale che ha offerto durante il torneo. Un segno tangibile di unità e amicizia, che ha reso questa vittoria ancora più speciale.
Lavia sta attualmente recuperando dall’intervento potrà tornare ad allenarsi con i compagni tra qualche mese. «La sua energia e la sua vicinanza ci hanno permesso di affrontare la finale con il massimo della concentrazione e del cuore», conclude Giannelli.
 
                         
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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