Ionio
Giallo in mare: si indaga su Francesco Vatano, pescatore morto al largo di Schiavonea
 
																								
												
												
											COSENZA – Potrebbe non essere stato un malore la causa della morte di Francesco Vatano, il pescatore originario di Vibo Marina rinvenuto senza vita nelle acque al largo di Schiavonea, nel Cosentino. La dinamica dell’accaduto, tuttora avvolta nel mistero, è al vaglio della Procura di Cosenza, che mantiene aperte tutte le ipotesi, compresa quella di un possibile omicidio.
Secondo una prima ricostruzione, Vatano si sarebbe sentito male mentre si trovava a bordo di un peschereccio partito il 19 giugno scorso dal porto di Corigliano Rossano. I colleghi avrebbero riferito di averlo visto cadere in mare, facendo subito scattare l’allarme via radio. Sul posto è intervenuta prontamente una motovedetta della Capitaneria di porto, ma ogni tentativo di soccorso si è rivelato inutile: per l’uomo non c’era ormai più nulla da fare.
Tuttavia, alcuni elementi non convincono gli inquirenti. Le indagini sono al momento a carico di ignoti e sarà l’autopsia a chiarire se la morte sia davvero dovuta a cause naturali o se dietro vi sia un’aggressione mascherata da incidente. Nel frattempo, la comunità di Vibo Marina attende con apprensione l’esito degli accertamenti, mentre il fascicolo aperto in Procura assume contorni sempre più complessi.
 
                         
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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