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Fuscaldo: sigilli al depuratore. Mare pulito “nessuno sapeva o vedeva?” Noi Moderati “totale mancanza di controllo”

Tirreno

Fuscaldo: sigilli al depuratore. Mare pulito “nessuno sapeva o vedeva?” Noi Moderati “totale mancanza di controllo”

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FUSCALDO (CS) – Sotto sequestro il depuratore di Fuscaldo nel bel mezzo della stagione estiva. I sigilli arrivano a seguito di un’operazione congiunta di Capitaneria di Porto, carabinieri di Fuscaldo e polizia giudiziaria, su direttiva della Procura di Paola, dopo i controlli effettuati dalla Regione Calabria e disposti su 16 impianti. Ci sarebbero anche due indagati della ditta esterna che gestisce l’impianto. Diverse le irregolarità riscontrate: liquami sversati direttamente nel mare dal torrente Maddalena, valori di inquinamento fino a 13 volte sopra la soglia, mancanza del sistema di grigliatura per filtrare i rifiuti solidi, non funzionava neanche il sistema per rimuovere sostanze oleose.

L’associazione Mare Pulito, che sulla sua pagina Facebook ha pubblicato l’immagine delle condizioni in cui versava il depuratore e allegata alla denuncia fatta quattro anni fa si chiede “possibile che questi controlli si facciano in piena estate? Che nessuno sapeva o vedeva? Dove sono i Comuni in tutto questo quando i cittadini gridano al mare sporco? Si è indagato? Possibile che non si sia mai controllato prima o preteso chiarimenti dalla ditta che gestiva il depuratore? Uno scenario drammatico: vasche piene di melma, zero manutenzione, sistemi tecnologici obsoleti o del tutto assenti. L’impianto era, sostanzialmente, una macchina rotta che ha continuato a funzionare nel silenzio generale”

Su quanto accaduto si registra anche il durissimo l’intervento di Noi Moderati. “Il sequestro dell’impianto di depurazione di Fuscaldo impone una riflessione pubblica” si legge nella nota. Dopo la denuncia dell’associazione Mare Pulito del 2021, dopo la diffida della Provincia di Cosenza nel 2024, dopo la denuncia documentate relativa ad una discarica di materiale ingombrante all’ interno del suddetto impianto, dopo aver ricevuto finanziamenti pubblici per il potenziamento dell’impianto, è decisamente fuorviante parlare di difesa ambientale da parte del governo comunale”.

“In una comunità l’impianto di depurazione è un importante infrastruttura e racchiude, all’interno del suo funzionamento, diversi aspetti che vanno da quello sanitario a quello ambientale, da quello civile a quello economico. L’impianto di depurazione assolve diversi compiti: deve tutelare la salute pubblica (evitare che sostanze inquinanti e agenti patogeni finiscano nei fiumi, nei mari e nelle falde acquifere, riducendo i rischi per la salute umana); deve salvaguardare l’ambiente (l’impianto consente di restituire all’ambiente acqua depurata riducendo l’impatto sull’ecosistema); il rispetto delle normative (il corretto trattamento dell’acque è richiesto dalle leggi nazionali ed europee); un valore per il territorio (un impianto ben mantenuto migliora la qualità della vita); un economia circolare (gli impianti moderni consentono di recuperare risorse dalle acque reflue); determina un’educazione ambientale (l’impianto può diventare occasione di sensibilizzazione per le scuole e i cittadini)”.

“In questa preoccupante e indecorosa vicenda emerge il totale mancato controllo dell’impianto di depurazione. Quest’ultima anomalia rappresenta una grave responsabilità politica. Alcune amministrazioni comunali, purtroppo, con il passare del tempo, si sono tramutate in un grande comitato feste, tralasciando di offrire dignitosi servizi pubblici ai cittadini. La mediocrità e l’indifferenza non possono essere protagonisti nella società civile“.

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