Provincia
Festival Euromediterraneo di Altomonte, non solo eventi: un laboratorio culturale nel segno dell’innovazione
 
																								
												
												
											ALTOMONTE (CS) – Continua il Festival Euromediterraneo di Altomonte che dopo la breve pausa in concomitanza con Ferragosto torna domani, domenica 17 agosto con il grande teatro che va in scena presso il “Costantino Belluscio” con lo spettacolo di Luca Ward “Il talento di essere tutti e nessuno”. La stessa location ospiterà nelle serate successive, Stefano De Martino (21 agosto), Enzo Salvi (22 agosto) e Gene Gnocchi (24 agosto) fino a Mimmo Cavallaro in programma il 13 settembre con la Festa dell’Agricoltura.
Tre gli elementi che caratterizzano un Festival ormai storico non solo per la provincia di Cosenza ma per tutta la Calabria. A descriverli il direttore artistico, Antonio Blandi, che ricopre questo ruolo ormai da diversi anni. A contraddistinguere l’Euromediterraneo è “sicuramente la continuità di un progetto ideato da Costantino Belluscio – ha ricordato Blandi – che 38 anni fa ha inventato questo spazio di rappresentazione dell’arte che ha significato e significa ancora tanto per il panorama culturale calabrese. La seconda spinta è quella di avere la voglia di dare spazio agli artisti locali e non solo uno spazio di rappresentazione autorevole in grado di dare spazio a tutti i generi musicali“.
Un Festival che nonostante il tempo continua ad avere intorno a sè sempre un grande fastino, che continua nel tempo in uno dei Borghi più belli d’Italia “che investe tantissimo in cultura e turismo” ha detto Blandi. Quello che serve oggi? “Un rinnovato impegno volto a cercare sempre l’innovazione che permette al Festival di mantenere quell’esclusività – ha detto il direttore artistico – e noi ci stiamo provando mettendo in campo tante novità come gli appuntamenti autunnali e primaverili dove dalla rappresentazione si passa alla cultura dell’arte“.
Festival Euromediterraneo di Altomonte: gli appuntamenti in autunno e primavera
Il Festival quest’anno si divide in tre momenti: non solo quello tipicamente estivo ma ne seguiranno altri due, quello autunnale durante il quale si riprende il progetto dell’Orchestra dei suoni e delle parole del Mediterraneo con Jamal Ouassini, violinista di fama internazionale. “Un progetto al quale teniamo tantissimo – ha detto il direttore artistico Antonio Blandi – perchè seguendo il tema di quest’anno, il Mediterraneo in scena, vogliamo cercare di rappresentare il mondo artistico di tutto il Mediterraneo con gruppi che verranno dalla Francia, dalla Spagna, dal Marocco, dalla Tunisia”.
L’evento è organizzato in collaborazione con il consolato onorario del Marocco in Calabria nella persona del console Domenico Naccari, e importanti realtà musicali e conservatori del Marocco.
Il Festival si conclude con l’appuntamento primaverile, in programma nel 2026, durante il quale si parlerà di cinema e ci sarà la possbilità per gli appassionati di seguire corsi di sceneggiatura e location maneger. “Altomonte si sta impegnando tantissimo ad essere non solo un luogo di rappresentazione ma anche fabbrica culturale” ha concluso Blandi.
 
                         
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
Social