Italia
Femminicidi: 3.592 minori rimasti orfani «una generazione invisibile segnata dal dolore»
 
																								
												
												
											ROMA – Sono 3.592 in Italia i minori orfani. Il drammatico dato è stato diffuso da Stefania Bartoccetti, presidente dell’Osservatorio nazionale indipendente sugli orfani di femminicidio, durante un’audizione davanti alla Commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio. Numeri che parlano di bambini, non di statistiche. L’indagine – contenuta nel rapporto “Attraverso i suoi occhi” – mostra come la stragrande maggioranza di questi orfani abbia un’età inferiore ai 10 anni.
Il 67% dei casi riguarda infatti bambini tra 1 e 10 anni, con un picco nella fascia 1-5 anni. Un dato che mostra chiaramente quanto sia precoce e profondo il trauma vissuto da queste giovani vite. La fascia d’età 10-14 anni è la seconda più colpita, mentre i numeri scendono tra i 15 e i 17 anni.
Il dato complessivo di 3.592 minori orfani è stato ricostruito attraverso un’indagine giornalistica, svolta negli anni tra il 2018 e il 2022, grazie anche a un sistema di intelligenza artificiale in grado di estrarre le notizie dalle principali testate italiane.
Questo l’andamento nel quinquennio:
2018: 789 minori orfani
2019: 826 (l’anno peggiore)
2020: 689
2021: 676
2022: 612 (il dato più basso)
Sebbene il trend appaia in calo, gli stessi autori del rapporto invitano alla prudenza: “Apparentemente i casi sembrano diminuire – si legge – ma la ricerca si basa sul racconto fornito da stampa e web. Molti casi potrebbero non essere stati registrati perché non coperti dai media”.
Le regioni più colpite
Sono Lombardia (499 orfani), Emilia-Romagna (452), Campania (377) e Sicilia (325). Le regioni con meno casi sono Valle d’Aosta (2) e Molise (4). Una mappa che riflette un dramma distribuito su tutto il territorio nazionale, senza distinzioni geografiche. Per Bartoccetti, la priorità è adesso “ricostruire un futuro” per questi bambini: “Abbiamo la necessità di fornire loro aiuto, in primo luogo psicologico, per restituire loro la fiducia. Serve anche supporto legale e sostegno alle famiglie affidatarie. Un aspetto fondamentale è garantire a questi orfani un percorso scolastico certo, continuo e sereno”. Dietro ogni numero c’è un volto ed una storia spezzata. E soprattutto una domanda che lo Stato e la società non possono più ignorare: chi si prenderà cura di questi bambini, rimasti orfani due volte – della madre e, troppo spesso, anche del padre?
 
                         
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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