Calabria
Emergenza incendi, M5S: «dove sono finiti i droni?». La replica di Calabrese «grillini andrebbero denunciati»
COSENZA – “Di fronte a un disastro annunciato, la Regione Calabria resta ancora una volta impreparata. Le fiamme che stanno devastando la Sila, la Sibaritide e la Locride mandando in fumo centinaia di ettari di bosco e costringendo intere comunità a evacuare le abitazioni, rappresentano l’ennesima prova della totale assenza di una strategia efficace di prevenzione e contrasto agli incendi boschivi”. È quanto sottolineano in una nota congiunta i portavoce regionali del Movimento 5 Stelle che si scagliano contro il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto in merito all’emergenza incendi che anche in questa stagione stanno dilaniando il territorio calabrese. A lui chiedono conto dei droni che avrebbero dovuto effettuare il monitoraggio. “E mentre la Calabria brucia, nessuna traccia dei droni promessi in pompa magna dal presidente Occhiuto per il monitoraggio del territorio.”
Emergenza incendi e droni, M5S: “La regione merita di più”
“Non si tratta di eventi eccezionali, ma di fenomeni prevedibili che si ripresentano ogni estate con tragica regolarità. Eppure – proseguono i pentastellati – la Regione continua a rincorrere le emergenze, invece di prevenirle. Si era parlato dell’utilizzo di droni per il controllo delle aree boschive, come misura innovativa e tecnologica per intervenire in tempo reale. Ma oggi di quei droni non c’è traccia. Dove sono finiti? Sono operativi? Sono stati mai acquistati davvero? I cittadini calabresi hanno il diritto di sapere” tuonano i pentastellati.
“I roghi divampati tra Bucita di Rossano, San Giovanni in Fiore, Cassano e Roccella Jonica stanno distruggendo un patrimonio ambientale unico, mettendo a rischio vite umane, abitazioni e beni archeologici. Interi comuni si trovano in ginocchio, mentre i mezzi a disposizione del sistema regionale antincendio risultano del tutto insufficienti” sottolineano ancora dal M5S. Per i pentastellati la “regione merita di più. Serve un piano strutturato, risorse adeguate e una cabina di regia realmente funzionante. Non bastano annunci e conferenze stampa. Se davvero si vogliono proteggere i nostri boschi, il nostro ambiente e le nostre comunità, bisogna agire con serietà. Occhiuto, invece, – concludono – continua a giocare con le parole mentre la Calabria brucia.”
L’assessore all’Ambiente: “mix di incoscienza, irresponsabilità, menzogna e populismo”
Non si è fatta attendere la replica alle parole degli esponenti del Movimento 5 Stelle di Giovanni Calabrese, assessore all’Ambiente della Regione Calabria, che definisce le loro dichiarazioni “mix di incoscienza, irresponsabilità, menzogna e populismo d’accatto della peggior specie. È gravissimo fare affermazioni fuori dal mondo, dicendo ad esempio ‘la Calabria brucia’. Il capogruppo in Consiglio regionale Davide Tavernise, l’eurodeputato Pasquale Tridico, le deputate Anna Laura Orrico e Vittoria Baldino, e il deputato Riccardo Tucci, insieme a consiglieri e assessori comunali della rete pentastellata in Calabria, andrebbero tutti denunciati per procurato allarme”.
“Allarme, assurdo e sconsiderato, lanciato inoltre proprio mentre la Calabria sta ospitando ed è pronta ad ospitare migliaia di turisti che verranno a trascorrere l’estate nella nostra Regione anche grazie all’opera di attrazione e promozione fatta in questi anni dal governo regionale. Tra l’altro i dati degli incendi in Calabria risultato in linea, ad esempio, con quelli della Sardegna, governata proprio dal Movimento 5 Stelle. Utilizzando la perversa logica grillina dovremmo dire ‘la Sardegna brucia’? No. Non brucia la Sardegna così come non brucia la Calabria. Entrambi i territori contrastano gli imbecilli”.
“Mentre noi lavoriamo per combattere la piaga degli incendi – prosegue l’assessore regionale – che in questa stagione, come nelle ultime tre sta colpendo solo in modo marginale la Calabria, i grillini infangano, facendo del male non tanto all’esecutivo Occhiuto quanto ai cittadini calabresi. Il modello di contrasto ai roghi con i droni ha dato e continua a dare risultati straordinari, è diventato un modello nazionale e internazionale – basti pensare alle lodi della Protezione Civile e della presidente del Parlamento Ue, Roberta Metsola – ed ha fatto crollare il numero di incendi gravi nel nostro territorio. Anche quest’anno abbiamo in campo più di 60 squadre regionali dislocate sul territorio, 25 droni, 26 autobotti, 40 pick – up muniti di riserva idrica, 45 squadre di associazioni, squadre di vigili del fuoco e dei forestali, 4 elicotteri della flotta regionali, 4 Canadair, 50 operatori nelle sale operative antincendio e control room. Un team eccellente che, mentre i grillini chiacchierano seduti nei loro divani calabresi e romani, sta facendo un lavoro straordinario per salvaguardare l’ambiente e il territorio”.
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